Come deciso dalla Direzione provinciale del partito e dalla segreteria provinciale, prenderà avvio a breve un piano di riorganizzazione complessiva del Pd modenese con l’obiettivo di costruire un nuovo equilibrio sostenibile nel tempo, ma anche garantire una presenza efficace sui territori e il rilancio dell’azione politica.

La Direzione provinciale del partito, a inizio anno, aveva dato mandato alla segreteria provinciale del Pd di mettere a punto riflessioni e azioni per avviare una riorganizzazione del partito in grado di garantire maggiore efficacia all’azione politica, presenza sui territori e una contemporanea sostenibilità dell’insieme delle componenti della struttura. E’ per questa ragione che prenderà avvio a breve un piano di riorganizzazione complessiva con l’obiettivo di costruire un nuovo equilibrio duraturo nel tempo, adeguato alle nuove condizioni in cui vive e opera la comunità politica. Eliminato il finanziamento pubblico dei partiti, in calo ormai da alcuni anni i proventi del tesseramento, in calo anche, soprattutto per una diminuita capacità di spesa delle famiglie, i proventi complessivi delle Feste, occorre ora costruire nuove condizioni di sostenibilità. E’ per questa ragione che la segreteria provinciale del Partito democratico ha preso alcune decisioni con efficacia nel biennio. Innanzitutto lo spostamento, entro la fine dell’anno, della Federazione provinciale del Pd in una sede il cui affitto sia inferiore a quello attualmente pagato. Anche le strutture logistiche di servizio alle Feste e le sedi dei Circoli saranno oggetto di una riorganizzazione. Ai Circoli in particolare viene chiesto di rendersi economicamente autosufficienti. Ad esempio, è già stato avviato il percorso di fusione deciso dagli iscritti dei Circoli di Fanano, Montecreto e Sestola. Altri Circoli, come ad esempio quello di Sassuolo, si sono già trasferiti in una sede meno onerosa. Azioni analoghe sono ora allo studio, sempre, comunque, mantenendo fermo l’obiettivo di garantire la presenza sul territorio del partito e l’efficacia della sua azione politica. Per quanto riguarda il personale in forza alla struttura provinciale è stato proposto ai dipendenti di avviare una procedura di solidarietà per una parte dei mesi del 2015 e per il 2016 con l’obiettivo di arrivare ad una ristrutturazione dell’organizzazione interna del partito. Da tempo, invece, è stato deciso che non ci saranno più funzionari politici dipendenti a tempo indeterminato: anche su questo fronte, quindi, si continuerà a percorrere la strada di un impegno più flessibile al servizio del partito. “E’ un momento di cambiamento obbligato dalle necessità contingenti – spiega il segretario provinciale del Pd Lucia Bursi – ma il nostro obiettivo è quello di adeguare la struttura all’esistente e nel contempo, rilanciando l’azione politica del partito. E’ per questa ragione che, pur nella razionalizzazione, confermiamo la presenza del Pd sul territorio provinciale e continuiamo nella progettazione di incontri di informazione, approfondimento e confronto come le recenti iniziative, compresa la due giorni dell’Assemblea provinciale, stanno a dimostrare. E queste nostre riflessioni si collocano all’interno del percorso del congresso regionale che avrà anche il compito di approfondire i temi del ruolo degli iscritti e degli elettori e della presenza del Pd sul territorio”.