ospedale-sassuolo_20Il Nuovo Ospedale di Sassuolo spa rischia una denuncia per comportamento antisindacale in quanto è accusato di aver concordato con la sola Cgil le modalità di elezione per il rinnovo delle rsu (rappresentanze sindacali unitarie), in programma a maggio. A valutare l’eventualità della denuncia sono le altre quattro sigle sindacali presenti in azienda, cioè Cisl Funzione pubblica, Uil-Fpl, Fials e Nursind, che parlano di “grave attacco alla democrazia sindacale” nell’Ospedale di Sassuolo, società a gestione mista (51 per cento in mano pubblica, 49 per cento ai privati). “Lo scontro – si legge nella nota diffusa dalla Cisl – è iniziato il 31 marzo, quando la direzione generale dell’ospedale ha deciso di incontrare la Cgil nonostante le altre quattro sigle avessero chiesto un rinvio della trattativa sul voto di maggio. Ora Cisl Fp, Uil-Fpl, Fials e Nursind hanno saputo che l’Ospedale di Sassuolo si è già accordato con la Cgil su un tema molto controverso e già affrontato nelle settimane scorse presso l’Ispettorato del Lavoro: il diritto di voto dei cosiddetti “comandati”, cioè i 190 dipendenti dell’Ausl distaccati al nosocomio sassolese. La Cgil di Modena voleva che questi lavoratori votassero il 3-4-5 marzo scorsi, quando si sono tenute le elezioni per il rinnovo delle rsu in tutto il pubblico impiego. Le altre sigle, invece, ritenevano più logico che i “comandati” votassero, come previsto dal regolamento Aran e come avviene in tutta Italia, nell’azienda in cui lavorano (in questo caso all’ospedale di Sassuolo). Ha prevalso la linea Cgil, la quale però ora chiede che i dipendenti Ausl rivotino anche a Sassuolo. «La Cgil, sconfitta alle recenti elezioni nella sanità pubblica modenese, si è rimangiata la parola e pretende che il voto dei suoi iscritti “valga doppio” – accusano Cisl, Uil, Fials e Nursind – In quella che è una diatriba sindacale si inserisce la direzione generale dell’Ospedale di Sassuolo che, accordando l’incontro alla Cgil e, si presume, concedendo il “doppio voto” ai comandati, di fatto opera una pesante ingerenza che non possiamo accettare. Perché non abbiamo potuto esprimere il nostro punto di vista su una questione così delicata che attiene alla democrazia sindacale? L’Ospedale di Sassuolo sgomberi il campo dai sospetti e – concludono Cisl Funzione pubblica, Uil-Fpl, Fials e Nursind – provveda a ripristinare la condizione di super partes al fine di evitare una denuncia per condotta antisindacale».