supermercatoRinnovare il Patto di indirizzo con le associazioni del commercio e la grande distribuzione, rimasto valido fino alla fine del 2013, volto al rispetto delle principali festività civili e religiose. Con questo obiettivo l’assessora al Commercio e Attività produttive Natalia Maramotti ha convocato un incontro con i soggetti interessati dall’accordo per il prossimo 10 aprile: “Le feste civili e religiose sono momenti importanti in cui la comunità si riconosce intorno a valori condivisi. Proprio per restare cittadini e cittadine, e non trasformarci in meri consumatori, è necessario salvaguardare questi momenti simbolici – afferma l’assessora Maramotti – Ciò è possibile riconfermando il Patto già due volte sottoscritto nella nostra città dal 2012 al 2013. Si tratta infatti di un accordo che, con estrema ragionevolezza, può nuovamente garantire il giusto equilibrio tra le ragioni dell’economia e il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori del commercio, autonomi e dipendenti, a godere della vita familiare e delle relazioni in alcune simboliche ricorrenze”. L’assessora Maramotti esprime quindi l’auspicio che “l’Amministrazione comunale  possa trovare conferme alla volontà di esprimere in tal modo la responsabilità sociale d’impresa da parte della grande distribuzione presente con i propri spazi commerciali nella nostra città”.

Il Comune, che rispetto al tema delle liberalizzazioni non ha competenze specifiche assegnate dalle normative vigenti, si era reso promotore degli accordi precedentemente siglati – a cui gli operatori del settore aderirono su base volontaria – per difendere il valore delle principali feste civili e religiose e di quelle celebrazioni che rigenerano il senso di appartenenza alla comunità. L’idea fondante del Patto era che le relazioni tra le persone non fossero limitate ai ruoli di ‘produttori’ e ‘consumatori’.

Ponendo un limite alla deregulation introdotta con il decreto liberalizzazioni, i gruppi commerciali che avevano sottoscritto il Patto si erano impegnati a mantenere chiuse le proprie attività nelle giornate del  1 Gennaio, Pasqua, 25 Aprile, 1 Maggio, 15 Agosto, Natale e Santo Stefano (25 e 26 dicembre). I firmatari avevano concordato inoltre, durante tutto l’anno salvo eventi particolari, di non effettuare aperture prima delle ore 7, né dopo le 22.