presentazione-bilancioNel 2015 non è previsto alcun aumento della tassazione comunale a Reggio Emilia, né per le famiglie né per le imprese, a differenza di quanto avviene in realtà vicine e analoghe, dove sono previsti significativi incrementi. Previsti investimenti per 50 milioni di euro. Non pesare sui cittadini con altre tasse, è stato l’obiettivo prioritario alla base delle scelte fatte dall’Amministrazione comunale per il Bilancio di previsione 2015, il primo del mandato del sindaco Luca Vecchi. E questa di per sé è una misura che da una parte dà ossigeno alle persone in particolare quelle più colpite dalla crisi e dall’altra mantiene libere risorse di spesa familiare che possono giovare al sistema nel suo complesso, se immesse nel mercato.
Le entrate tributarie – stimate in circa 510 euro pro capite – si confermano le più basse fra i capoluoghi della regione, inferiori ad esempio a quelle di Parma, Modena e Bologna.
Sono confermate inoltre nel 2015 l’attenzione alle fasce più deboli, l’offerta complessiva dei servizi sociali ed educativi attivati.
Questo, nonostante l’ulteriore forte riduzione delle risorse trasferite al Comune dallo Stato in relazione alla spesa corrente, per un importo di 12,9 milioni di euro, un saldo negativo da finanziare pari a circa 11 milioni di euro e una spesa corrente complessiva che continua la propria flessione dopo essersi ridotta dell’11 per cento dal 2008 al 2014.

Continua intanto a diminuire l’indebitamento pro capite: è previsto a 505 euro nel 2015, contro i 568 euro del 2014; dal 2005 al 2014 il debito pubblico si è dimezzato (meno 50,6 per cento) con restituzioni nello stesso periodo per 83,5 milioni di euro ed una conseguente, sensibile riduzione degli oneri finanziari attuali e futuri.

I nuovi investimenti previsti nel 2015 ammontano a un valore di 31,7 milioni di euro (65,3 milioni di euro nel periodo 2015-2017) a cui si aggiungono 18,1 milioni di euro per investimenti di opere in corso già finanziate negli anni precedenti, per un totale di bilancio del 2015 di 49,8 milioni di euro.
Considerata la costante diminuzione degli oneri di urbanizzazione (4,4 milioni previsti nel 2015 contro 5,2 accertati nel 2014 e i 22,7 del 2006) le risorse sono state ottenute principalmente recuperando economie dagli anni precedenti (avanzo di amministrazione e risorse di anni scorsi), da contributi pubblici e da contributi da privati, in particolare ottimizzando le partnership pubblico-private in opere di interesse pubblico, quindi favorendo la messa in circolo di ulteriori risorse per investimenti.

Hanno detto – Sono questi alcuni degli elementi dello schema di Bilancio di previsione 2015, che viene presentato il 7 aprile 2015 al Consiglio comunale, in vista della discussione e del voto previsti entro aprile. I punti salienti del documento sono stati presentati alla stampa dallo stesso sindaco Vecchi e dall’assessore a Bilancio, Patrimonio e Società partecipate Francesco Notari. All’incontro con la stampa hanno partecipato anche i dirigenti del Servizio finanziario Monica Prandi e Marcello Marconi e la dirigente del Servizio programmazione e controllo Lorenza Benedetti.

“In un contesto di forti e perduranti difficoltà economiche generali – ha detto il sindaco Vecchi – e in presenza di un ulteriore taglio di trasferimenti che ci ha imposto di finanziare con una nuova e consistente spending review un saldo negativo di 11 milioni di euro, abbiamo mantenuto l’impegno di non aumentare la pressione fiscale. E d’altra parte, abbiamo confermato l’impianto dei Servizi sociali ed educativi e abbiamo impostato una serie di investimenti che sono un primo passo verso il futuro. Questo Bilancio si può leggere nell’ottica della responsabilità e della fiducia: una mano tesa alla città. Questo Bilancio non è certo ‘di parte’, ma è nell’interesse dell’intera città e per questo ritengo possa meritare l’assenso anche dei gruppi di minoranza”.

“Nell’ottica della responsabilità – ha detto l’assessore Notari – abbiamo cercato di assecondare la manovra del governo nazionale, in tema di razionalizzazioni e nel favorire il più possibile l’immissione di risorse nel mercato, a vantaggio dell’economia e delle famiglie. Credo che il Comune di Reggio Emilia abbia fatto e stia facendo la propria parte, di fronte alla crisi. Basti dire che da tre anni l’Amministrazione non si indebita; che la ristrutturazione continua della spesa avviene comunque con una visione strategica che mantiene anche gli investimenti; e che restano molto buoni i tempi di pagamento dei fornitori: in media a 19 giorni dalla presentazione della fattura”. Notari ha sottolineato che “sulla base di precise direttive dell’Amministrazione, continua l’azione di trasparenza e razionalizzazione delle Società partecipate”.
L’assessore ha poi illustrato in dettaglio la manovra di Bilancio 2015.

Il senso della manovra – E’ un bilancio che la giunta definisce “di resistenza e di responsabilità verso le future generazioni”.
Il Comune di Reggio Emilia non prevede alcun aumento della tassazione, che resta invariata a un livello che già era decisamente più basso rispetto ad altre realtà analoghe. Nonostante la situazione critica della finanza pubblica locale e nonostante a Reggio vi sia il livello di tassazione locale più basso di tutte le città dell’Emilia, non verranno richiesti ulteriori sacrifici ai cittadini. Si vogliamo tutelare anche così le famiglie in difficoltà ed ove possibile contribuire a rilanciare il mercato interno, favorendo i consumi e il potere d’acquisto.
Le analisi di bilancio hanno consentito la rimozione di qualsiasi potenziale spesa superflua, chiedendo ad ogni settore dell’Amministrazione uno sforzo di migliore programmazione.
Per non pesare sui cittadini con altre tasse, infatti, si utilizzeranno le limitate risorse disponibili “con efficienza, oculatezza, lungimiranza”. La città e le persone, che non possono restare indietro, e il mantenimento del sistema di welfare ed educativo sono le priorità su cui la giunta vuole continuare a investire, anche con modalità innovative.
Inoltre, l’Amministrazione prosegue il proprio impegno a recuperare risorse per la città migliorando la capacità di attrarre finanziamenti da altri enti e da soggetti privati.
Infine, solo con i conti in ordine e avendo profuso il massimo sforzo nella revisione selettiva della spesa, reinterpretata secondo le nuove esigenze della città e delle sue persone, è possibile avviare un processo di graduale ripresa degli investimenti, rispettando i vincoli del patto di stabilità.

Dati complessivi di bilancio – Il Bilancio 2015 si concretizza in 159,1 milioni di euro di spese correnti e investimenti per 49,8 milioni (di cui 31,7 per nuovi investimenti e 18,1 per investimenti in corso).
Considerando anche il rimborso della quota capitale dei prestiti e mutui per 11,3 milioni di euro e le spese per conto di terzi per 19,6 milioni di euro, il totale delle previsioni di Bilancio per il 2015 ammonta a 239,8 milioni.
L’equilibrio economico è stato ottenuto grazie ad entrate finali per 194,7 milioni, a 0,43 milioni di mutui dall’Istituto credito sportivo senza interessi, a 19,6 milioni di Entrate per conto terzi, al Fondo pluriennale vincolato (risorse da anni precedenti per spese in corso di competenza del 2015) per 21 milioni e all’applicazione di avanzo di Amministrazione vincolato o per investimenti per complessivi 4,1 milioni.

12 Linee Guida – La costruzione del Bilancio preventivo 2015 si fonda su 12 linee guida: – una tassazione invariata rispetto al 2014, con attenzione a equità e fasce deboli. In particolare, conferma delle aliquote 2014 sull’addizionale Irpef con un meccanismo proporzionale che conferma la fascia di esenzione a 15.000 euro (vedere tabelle nelle diapo allegate); conferma delle agevolazioni Imu già in essere (vedere tabelle nelle diapo allegate);
– mantenimento dei livelli di spesa per i servizi di welfare;
– allocazione delle risorse sulla base delle priorità dell’Amministrazione indicate nel documento unico di programmazione;
– ulteriore contenimento delle spese di personale e per incarichi;
– razionalizzazioni delle spese generali di funzionamento dell’Amministrazione, come utenze, acquisti, gestione calore;
– esternalizzazioni di servizi socio-assistenziali ad Farmacie comunali riunite (Fcr);
– riduzione dello stock di debito e degli interessi da pagare;
– razionalizzazioni e riduzione dei trasferimenti a società partecipate;
– implementazione dell’autofinanziamento delle attività progettuali e maggior ricerca di finanziamenti europei e di altri contributi pubblici e privati;
– incremento della capacità di copertura dei costi di alcuni servizi (copertura dei servizi a domanda individuale, introduzione dei diritti per il recupero delle spese);
– intensificazione della lotta all’evasione, proseguendo la collaborazione avviata con l’agenzia delle entrate, da cui si attendono risultati in crescita, e nuove misure per il rispetto della legalità;
– distribuzione delle riserve di utili, accumulati da Farmacie comunali riunite (Fcr) in anni precedenti, per 1,5 milioni circa.

Cinque obiettivi strategici – Altro fondamento su cui è stata costruita la programmazione annuale e di medio periodo e, di conseguenza, il Bilancio 2015 e il Bilancio pluriennale, è il Documento unico di programmazione (Dup) che è stato articolato su cinque Indirizzi strategici:
1) Progetto Sviluppo economico: la città internazionale, dell’innovazione e della creatività (1,7 milioni di spesa corrente e 15,6 milioni di investimenti);
2) Progetto Comunità: la città solidale, educante e interculturale (44,7 milioni di spesa corrente e 13,9 milioni di investimenti);
3) Progetto Territorio: la città sostenibile e di qualità (54 milioni di spesa corrente, ivi compresa la Tari, e 14,6 di investimenti);
4) Progetto Cittadinanza: la città partecipata, sicura e intelligente (811mila euro di spesa corrente e 145.671 euro di investimenti);
5) Progetto Innovazione in Comune (57,9 milioni di spesa corrente e 5,4 milioni di investimenti).
La spesa complessiva per i Servizi socio-assistenziali nel 2015, inoltre, è di 19.788.000 euro (circa 1,5 milioni in più rispetto al 2014), di cui 10,3 milioni di euro sostenuti da Farmacie comunali riunite (Fcr).

Nelle diapositive allegate, il dettaglio di spesa corrente e investimenti, suddivisi per i cinque indirizzi e, all’interno degli indirizzi, per i singoli progetti.

Gli investimenti 2015 per il futuro della città – E’ confermato il Programma di rigenerazione urbana dell’area Reggiane, nell’ambito del Progetto Area Nord, con gli interventi previsti in piazzale Europa, lungo il braccio storico di viale Ramazzini, via Gramsci e i Capannoni 18 e 19, tramite la costituzione della Società di trasformazione urbana Reggiane, braccio operativo, a cui saranno assegnati i contributi statali del Piano nazionale Città per 10,9 milioni di euro, oltre a due milioni di euro della Regione Emilia-Romagna.
Sono poi previsti investimenti per Lavori pubblici riguardo a nuove opere per oltre 11,9 milioni.
Fra gli altri: la nuova Scuola secondaria di primo grado a Villa Bagno (1,7 milioni di euro), la riqualificazione urbana del quartiere industriale di Mancasale (primo stralcio, un milione di euro) e le manutenzioni straordinarie di strade, segnaletica e ciclabili (un milione di euro), interventi di manutenzione straordinaria al teatro Ariosto (940.000 euro) e al teatro Municipale (188.500 euro), interventi di restauro e valorizzazione al Palazzo dei Musei (circa 1,2 milioni di euro con partnership pubblico-privata), interventi di manutenzione straordinaria, messa a norma e ristrutturazione di vari edifici scolastici (per circa tre milioni di euro) e dotazioni impiantistiche sportive, in particolare palestre scolastiche ad uso anche pubblico in orari extrascolastici (circa 530.000 euro). In totale, per manutenzioni straordinarie di edifici e beni patrimoniali l’investimento è di 3,7 milioni; altri investimenti per informatizzazione, beni durevoli, acquisizioni ammontano a 3,2 milioni (vedere diapo allegata).

Il rilancio degli Investimenti nel prossimo triennio sarà possibile grazie anche ad un miglioramento degli obiettivi delPatto di stabilità, per l’azione combinata di alcuni fattori:
– un alleggerimento del Patto contenuto nella Legge di stabilità 2015 per tutti i Comuni Italiani, con saldi da raggiungere inferiori agli anni passati;
– il comportamento virtuoso del Comune di Reggio Emilia, anche grazie alla Sperimentazione dei nuovi principi contabili che ha consentito una riduzione significativa nel 2014, che consentirà maggiori spazi di manovra sugli investimenti nel 2015 e 2016;
– la possibilità di ricorrere a nuovo debito e di cedere partecipazioni societarie per finanziare investimenti strategici

Politica fiscale – Come detto, permane l’attenzione alle fasce più deboli e la tassazione rimane invariata rispetto al 2014; non è previsto alcun aumento del prelievo fiscale comunale; sono confermate le cinque aliquote vigenti sull’addizionale Irpef comunale con un meccanismo che garantisce la progressività dell’imposizione anche grazie alla fascia di esenzione a 15.000 euro, la più favorevole per i contribuenti nei capoluoghi di regione dell’Emilia.
E’ previsto un unico prelievo Imu o Tasi con conseguenti minori oneri burocratici: la Tasi (imposta sui servizi comunali) è azzerata per tutte le fattispecie soggette a Imu. Pertanto la Tasi troverà applicazione solo alle abitazioni principali ed equiparate, nonché ai fabbricati rurali ad uso strumentale dell’agricoltura ed ai cosiddetti “immobili merce” (fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permane tale destinazione e purché non siano locati).
Si avrà l’esclusione di fatto dal pagamento della Tasi per gli occupanti non proprietari. Sono previsti il mantenimento delle agevolazioni (per i fabbricati ad uso produttivo, per gli affitti a canone concordato e per i comodati) che costano al Comune circa 3,6 milioni.

Tasi in dettaglio – È confermata l’applicazione della Tasi al 3,3 per mille (2,5 per mille, più lo 0,8 per mille finalizzate a detrazioni ). In particolare il sistema di detrazioni proposto prevede otto fasce con detrazioni decrescenti all’aumentare della rendita dell’immobile (da un massimo di 165 euro di detrazione per rendite inferiori a 300 a un minimo di zero per rendite superiori a i 700) oltre a 20 euro aggiuntivi per ogni figlio di età non superiore a 25 anni(per nuclei famigliari pari al massimo a 3 figli) e 30 euro annui per ogni figlio di età non superiore a 25 anni(per nuclei famigliari pari o superiori a 4 figli) .

Imu in dettaglio – Le aliquote Imu indicate per il 2015 sono le seguenti:
5,00 per mille abitazione principale categorie A1, A8, A9;
7,60 per mille immobili a canone concertato ed immobili concessi in comodato gratuito fra parenti entro il primo grado limitatamente ai caso di scambio reciproco degli stessi e solo se entrambi i soggetti possiedono quest’unica unità immobiliare, nel territorio comunale, eventualmente corredata dalle relative pertinenze;
8,60 per mille per immobili concessi in comodato gratuito a parenti entro il 1° grado se ivi residenti;
9,60 per mille aliquota agevolata per immobili di categoria B,C3 (Laboratori), D1 (Opifici), D3 (Teatri e Spettacoli), D4 (Case di cura e ospedali), D6 (fabbricati sportivi), D7 (fabbricati attività industriali). Unità immobiliari censite nella categoria C1 (Negozi e Botteghe) utilizzate esclusivamente per l’esercizio dell’attività d’impresa direttamente dai proprietari o titolari di altro diritto reale con residenza o sede legale nel Comune;
10,10 per mille per terreni agricoli;
10,60 per mille aliquota ordinaria: si applica a tutte le tipologie abitative non comprese in quelle precedenti ed agli altri immobili/aree non oggetto di agevolazione.

Per quanto riguarda la Tari, in attesa di giungere a sistemi di tariffazione puntuale, a sistemi di raccolta più efficienti ed incentivanti, e nell’ambito di un obiettivo di progressivo miglioramento dei dati relativi alla raccolta differenziata, sono allo studio misure agevolative nei confronti delle imprese (parziale detassazione delle aree produttive e dei magazzini), del commercio (franchigia per le distese estive corrispondente alla superficie interna) e delle famiglie in difficoltà.