carabinieri_1000Voleva farsi un giro per il paese ed ha approfittato dell’auto del vicino che ha sottratto forte del fatto che il proprietario aveva lasciato le chiavi nel bocco d’accensione. Sarebbe forse filato tutto liscio o perlomeno si sarebbe assicurato l’impunità se non fosse che, al momento di riportare l’auto nello stesso punto da cui l’aveva presa, è stato beccato finendo nei guai. Con l’accusa di furto aggravato i carabinieri della Stazione di  Boretto, che hanno curato l’intervento, hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 20enne di Guastalla che ha ammesso le proprie responsabilità giustificando la condotta delittuosa con il desiderio di voler fare un giro in macchina per le strade del suo paese. La vittima, un 55enne operaio di Guastalla, tornato a casa per la pausa pranzo, parcheggiava l’auto della moglie, una Matiz, sulla via di fronte a casa lasciandola aperta e con le chiavi inserite sul quadro per poi andare a casa e pranzare. Terminato di mangiare l’uomo usciva di casa accorgendosi che ignoti ladri durante la su, seppur breve assenza, l’avevano rubata. Quindi l’allarme al 112 e la denuncia formalizzata in caserma dai carabinieri che avvivano le ricerche dell’auto.  Dopo alcune ore è stato lo stesso derubato a risolvere il giallo allorquando ha chiamato i carabinieri riferendo che l’auto rubatagli i precedenza si trovava nello stesso punto da dove era stata rubata. Sul posto si precipitavano subito i carabinieri di Boretto che oltre all’auto rintracciavano il responsabile risultato essere un vicino di casa del derubato che per sua stessa ammissione ammetteva ai carabinieri di Boretto che lo incalzavano le proprie responsabilità riferendo di aver rubato l’auto sol per farsi un furo in paese. Una giustificazione che certamente non è stata potuta considerare esimente del reato contestato al 20enne che quindi è stato denunciato per il reato di furto. Un furto d’uso che consentirà al giovane di beneficiare delle dovute attenuanti di legge.