denaro_10Abbiamo qualche perplessità sul silenzio del Ministero dell’Economia circa la tassazione ai fini IMU dei macchinari assicurati al suolo con “bulloni“. Il silenzio dura da qualche anno ma intanto le aziende devono pagare l’IMU.

Gli uffici fiscali , in assenza di una normativa chiara ,  tra l’altro promessa dal Governo, stanno procedendo  ad aggiornare registri e rendite catastali con aumenti notevoli e con relative conseguenze fiscali a carico degli opifici industriali.

I forni, presse ed altri macchinari fissati al suolo, vengono valutati sul piano catastale e quindi le rendite stanno subendo incredibili aumenti.

Senza entrare sul presupposto dell’imposta “ reale “ e “ patrimoniale “ ,tra l’altro parzialmente deducibile dal reddito di impresa , noi socialisti siamo d’accordo con gli imprenditori della industria ceramica quando gridano allo scandalo per una norma da Repubblica delle banane e per   la mancata parola data dal  Governo per la soluzione dell’incredibile paradosso giuridico.

Invitiamo il Consiglio Comunale della città di  Sassuolo ,capitale  del distretto industriale,   a votare un documento di protesta e di invito al Governo per la rimozione di tale anomalia con una norma chiara che disarticoli la pretesa dell’ Amministrazione Finanziaria.

Sarebbe buona  cosa portare la cosa a livello dell’ Associazione dei Comuni del Distretto Ceramico per discutere e firmare analogo documento , visto che l’attuale interpretazione normativa penalizza proprio le industrie ceramiche .

Sul piano concreto l’interesse per il settore va dimostrato con  la  riduzione dell’aliquota IMU a livelli compatibili con i bilanci comunali, a Sassuolo si paga il 10,60 per mille , con i tempi che corrono per le aziende ceramiche è un salasso.

(Mario Cardone, Partito Socialista Italiano)