Il Consiglio dell’Unione delle Terre d’Argine ha approvato nella seduta di ieri, lunedì 13 aprile, una mozione sul sostegno al reddito e l’attuazione dei patti sociali per una ‘Cittadinanza attiva’.

La mozione, votata dopo che i capigruppo consiliari hanno apportato di concerto alcune modifiche al testo iniziale presentato dalla consigliera della Lista civica Rilanciamo Soliera Giovanna Zironi, chiede all’amministrazione di “favorire le politiche attive che responsabilizzano le persone aiutate. Per fare ciò – si legge nel documento – si chiede di vincolare i contributi erogati allo svolgimento effettivo di mansioni di volontariato e azioni per la comunità attraverso l’articolazione di un progetto di Cittadinanza attiva condiviso tra il servizio sociale e il cittadino, tramite la sottoscrizione di un vero e proprio patto sociale che preveda la partecipazione del beneficiario, vincolando l’erogazione del beneficio alla sottoscrizione e al rispetto del progetto. Quindi chi riceva dal Comune un contributo economico derivante dal Fondo anticrisi si deve impegnare a seguire un progetto d’inclusione attiva tramite la sottoscrizione di un patto sociale di Cittadinanza attiva”.

Proprio la sperimentazione di questa modalità nell’ambito del prossimo Bando anticrisi (strumento, lo ricordiamo, che vede dal 2010 la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e l’Unione delle Terre d’Argine destinare fondi a favore di chi è in difficoltà economica a causa della crisi, circa 1000 famiglie nel 2014 tra Carpi, Novi e Soliera senza esclusioni finora, ndr.) è stato uno dei temi centrali nel dibattito seguito alla presentazione della mozione da parte di Zironi. L’assessore ai Servizi sociali dell’Unione Roberto Solomita ha infatti ricordato come un documento simile fosse già stato approvato quattro mesi fa dal Consiglio comunale di Soliera individuando proprio nell’imminente Bando 2015 l’occasione per sperimentare questo progetto “di inclusione attiva. Nella progettazione esecutiva di questo strumento, ora allo studio dei tecnici e che presenteremo presto – ha ricordato Solomita – terremo conto della richiesta di questo impegno vincolante, e che dal punto di vista organizzativo sarà complesso da mettere in pratica. Fondamentale sarà al riguardo la collaborazione degli enti locali, del volontariato e del Terzo settore per progettare le attività dei beneficiari a favore della comunità”.

La mozione, dopo un articolato dibattito che ha visto intervenire consiglieri di vari gruppi e che ha portato infine come detto all’individuazione di un testo condiviso, è stata poi approvata all’unanimità.