Alla fine di marzo 2015, la ditta SARA srl, l’azienda del gruppo INALCA che gestisce l’impianto di compostaggio di Via Larga, ha depositato presso la Provincia di Modena una richiesta di Valutazione di Impatto Ambientale per la ristrutturazione dell’impianto di compostaggio stesso.
La richiesta è finalizzata all’incremento di capacità di trattamento (dalle attuali 15.900 t/anno a 28.000 t/anno) ed alla variazione del mix di rifiuti speciali trattati, con diminuzione dei rifiuti organici di origine urbana e notevole incremento dei fanghi di depurazione e dei sottoprodotti animali.
L’iter autorizzativo si realizza come di consueto attraverso lo strumento della Conferenza dei Servizi e si dovrà concludere entro 150 giorni. I principali soggetti istituzionali che saranno chiamati a pronunciare il loro parere sul progetto sono i Comuni di Nonantola e S. Agata Bolognese, l’ARPA, l’Azienda USL, i Vigili del Fuoco, il Consorzio della Bonifica Burana Leo Scoltenna Panaro e la Provincia stessa che presiede la Conferenza.
La riunione di apertura dei lavori della Conferenza dei servizi si è svolta lunedì 20 aprile, con la presentazione del progetto ai soggetti che ne dovranno autorizzare l’iter ed ha stabilito che tutti i soggetti che intendono richiedere integrazione della documentazione possano presentare le proprie istanze entro il 29 maggio.

L’Amministrazione Comunale invita tutti gli interessati a prendere visione dei documenti (disponibili sul sito istituzionale della Provincia e presso il Servizio ambiente del Comune di Nonantola), anche in previsione della illustrazione del progetto in sede di assemblea pubblica da parte dei proponenti, in programma ai primi di maggio prossimo.
In riferimento all’impianto esistente, è da tempo nota la sua difficile integrazione territoriale, come pure ben note sono le emissioni maleodoranti provenienti dall’impianto , cui spesso sono sottoposti i cittadini di Nonantola e di S. Agata Bolognese. La Provincia, facendo seguito a controlli e verifiche sull’impianto, già nel passato, ha imposto limitazioni sulla capacità di trattamento proprio per ridurre i disagi creati.
Stante questi elementi pregressi, l’Amministrazione Comunale non reputa che un aumento della capacità di trattamento e l’incremento della quantità di rifiuti speciali smaltiti vadano nella giusta direzione. L’Amministrazione auspica, infatti, che ogni intervento previsto sull’impianto preveda il miglioramento della condizione attuale, sia in termini di riduzione dell’impatto ambientale propriamente detto, sia in termini di emissioni odorigene.

L’Amministrazione ritiene inoltre che questi impianti abbiano senso quando strutturalmente integrati con il bacino sul quale insistono, funzionando con il massimo della trasparenza e dell’efficienza, in modo da garantire così la corretta chiusura del ciclo dei rifiuti urbani con i minimi trasporti possibili , per spostare i rifiuti da un sito ad un altro. Infine ritiene che l’area in questione non possa sopportare l’ampliamento di impianti di questa o altra natura, perché già satura e a ridosso di un’importante area naturalistica, che l’Amministrazione intende tutelare.
Sulla base di queste considerazioni, l’Amministrazione Comunale auspica che nel percorso avviato con la Conferenza dei Servizi siano messi in campo tutti gli sforzi utili a comprendere appieno le implicazioni del progetto e a migliorare in modo significativo criticità presenti e future. Forte delle proprie idee e rispettosa, come sempre, dei ruoli ricoperti da ciascun soggetto in campo, l’Amministrazione Comunale assicura che si adopererà per fornire il proprio contributo fattivo e costruttivo in tutte le sedi opportune, invitando al contempo tutta la cittadinanza a fare altrettanto.