Fregio_marmo_longobardoNell’ambito del ciclo Bizantini e longobardi, culture e territori in una secolare tradizione dell’Archivio di Stato di Modena, si svolge mercoledì 29 aprile alle ore 16 presso il salone d’Onore del Palazzo dell’Arcivescovado in corso Duomo, 34 a Modena, la conferenza a cura di Claudio Azzara, docente all’Università di Salerno, dal titolo L’onore dei Longobardi. Ingiurie infamanti e pene d’infamia nell’etica di una società militare. L’ingresso come sempre è libero.

Claudio Azzara, docente di Storia Medievale presso la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Salerno e di Antichità e istituzioni medievali all’Università di Venezia, ha una laurea in Storia all’Università di Venezia e in Storia Medievale all’Università Cattolica di Milano. Ha collaborato con diversi istituti di ricerca in Italia e in Germania e ha insegnato Esegesi delle fonti storiche medievali nell’Università di Venezia. E’ collaboratore della “Rivista di storia della Chiesa in Italia” e membro dell’Association pour l’Antiquité Tardive. I suoi principali ambiti di ricerca riguardano la storia politico-istituzionale della tarda antichità e dell’alto medioevo, con particolare riferimento ai regni barbarici, al diritto di stirpe e al papato. Tra le sue pubblicazioni scientifiche più recenti: Le invasioni barbariche, Bologna 1999; La figura di Gregorio Magno nell’opera di Paolo Diacono, in Paolo Diacono. Uno scrittore fra tradizione longobarda e rinnovamento carolingio. Atti del Convegno internazionale di studi, a c. di P. Chiesa, Udine, Forum, 2000; I territori di Parma e di Piacenza in età longobarda, in Studi sull’Emilia occidentale nel Medioevo: società e istituzioni, a c. di R. Greci, Bologna, Clueb, 2001; L’Umbria dai Longobardi ai Carolingi, in Umbria cristiana. Dalla diffusione del culto al culto dei santi (secc. IV-X). Atti del XV Congresso internazionale di studi sull’alto medioevo, Spoleto, Cisam, 2001; Important figures in Italy in the year 1000, in Europe around the year 1000, ed. P. Urbanczyk, Warszawa, DIG, 2001; The papacy ed Ecclesiastical institutions, in Italy in the Early Middle Ages, ed. C. La Rocca, Oxford, University Press (in corso di stampa).

Nell’intervento il professor Azzara prende in esame l’Editto di Rotari. Tra le leggi codificate dei Longobardi ivi raccolte, compaiono alcune norme relative a fatti giuridici diversi fra loro, accomunati tutti però dal dispositivo sanzionatorio che prevedeva, oltre alla pena prevista per lo specifico reato, misure tese a gettare una qualche connotazione d’infamia sul reo. Allo stesso tempo altre disposizioni colpivano particolari reati che erano percepiti come capaci di procurare alle vittime non solo danni materiali, ma pure lesioni delle loro dignità attraverso gesti o epiteti ritenuti oltremodo oltraggiosi. L’analisi di questa raccolta di norme permette di raggiungere una conoscenza, seppur solo parziale, del sistema di valori relativi alla sfera dell’onore individuale o del gruppo che erano propri della cultura longobarda. Cultura peraltro fortemente improntata ad un’etica militare.