medici_2Saranno i risultati dell’autopsia a stabilire quali siano le cause della morte di una donna di 42 anni marocchina deceduta nei giorni scorsi all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia un mese dopo aver inserito la spirale. L’esame dovra’ stabilire soprattutto se vi sia una correlazione tra l’impianto dell’anello anticoncezionale e la sua morte, visto che la donna, madre di quattro figli, soffriva di precedenti patologie.
Il sostituto procuratore Isabella Chiesi ha aperto un fascicolo per omicidio colposo dove sono indagati, come atto dovuto, la dottoressa che ha inserito la spirale e lo staff medico che ha effettuato l’operazione successiva, quando e’ stata scoperta la perforazione dell’utero e la setticemia. Inoltre l’autopsia dovra’ stabile se via sia stato un errore nell’inserimento o se, per qualche ragione, l’anello si sia spostato successivamente provocando la perforazione.
L’indagine non e’ partita da un esposto dalla famiglia, che era gia’ pronta per trasferire la salma in Marocco per il funerale, ma dalla segnalazione dalla procura da parte della direzione sanitaria.