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I Carabinieri della Stazione di Anzola Emilia hanno arrestato un 27enne marocchino per estorsione e resistenza a pubblico ufficiale. Alle ore 19:30 di martedì, una donna sposata, residente in provincia di Bologna, si recava presso gli uffici della caserma Carabinieri di Anzola Emilia per sporgere denuncia nei confronti di un ragazzo che aveva cominciato a ricattarla. La stessa riferiva che recentemente, entrando a far parte di una chat room di incontri, aveva iniziato a frequentare un 27enne di nazionalità marocchina. Tra i due soggetti, il legame era diventato talmente intenso che dopo qualche giorno avevano deciso di spingersi oltre abbandonando il web e iniziando una vera relazione caratterizzata da messaggi telefonici ed incontri clandestini a sfondo sessuale. Una storia segreta che si è protratta fino a martedì pomeriggio, quando la donna riceveva un SMS dell’amante che le chiedeva 500 euro come somma da pagare per cancellare dei filmati hard che lo stesso aveva girato di nascosto durante gli incontri amorosi. Se la vittima non avesse assecondato la richiesta probabilmente avrebbe pagato un prezzo più alto, forse una separazione dal marito, visto che il marocchino minacciava di fargli recapitare una copia dei video. In collaborazione con i Carabinieri che avevano avviato le indagini, la donna informava il ragazzo della sua disponibilità a concretizzare lo scambio e lui le indicava la Stazione Ferroviaria di Anzola Emilia come luogo d’incontro. Alle ore 11:25 di ieri, i due si sono presentati all’appuntamento e, non appena il 27enne ha ricevuto la busta con i soldi – precedentemente fotocopiati dagli inquirenti, è finito in manette dopo una breve colluttazione con i militari intervenuti che erano rimasti in zona ad osservare l’evolversi dei fatti. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il soggetto, gravato da precedenti di polizia per ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e minaccia, è stato tradotto questa mattina in Tribunale. L’arresto è stato convalidato e in attesa della sentenza posticipata a seguito della richiesta dei termini a difesa, il marocchino è finito in carcere.