polizia-notturnaLa Squadra Mobile reggiana ha tratto in arresto nella prima mattinata di ieri D.G., albanese di 43 anni, irregolare sul territorio nazionale, gravato da mandato di cattura internazionale. L’uomo nel 2005 era stato condannato in via definitiva dal Tribunale italiano a 6 anni e 10 mesi di reclusione per traffico d’armi e favoreggiamento della prostituzione e dal Tribunale albanese a 7 anni di reclusione per traffico di esseri umani.

D., trafficante d’armi e di persone, portava dall’Albania giovani donne che avviava alla prostituzione  sulle strade italiane: questa è stata anche la storia che lo ha poi condotto alla condanna. I fatti riguardavano l’acquisto di una giovane albanese, acquistata nella sua terra d’origine per 4.000 euro e costretta a prostituirsi in Italia.

A seguito di attività investigativa nell’ambito della criminalità organizzata albanese, gli uomini della Squadra Mobile individuavano la presenza del D. nel reggiano e si presentavano alla porta dell’alloggio di quest’ultimo. L’uomo, sentita la presenza della Polizia, dall’interno dell’abitazione ha simulato la voce femminile, fingendo di essere una donna e rispondendo agli agenti che il marito non era in casa e di non comprendere bene l’italiano. Ha quindi realmente fatto uscire la moglie, in direzione dei poliziotti, per poter guadagnare la fuga. Gli Agenti, capito l’inganno, hanno quindi fatto irruzione nell’appartamento ed hanno bloccato il D., barricato all’interno di una stanza dell’alloggio.

Il trafficante veniva accompagnato in Questura per essere fotosegnalato la rilevazione delle impronte digitali dava conferma dell’ipotesi investigativa dei poliziotti e confermava l’identità del D., che veniva quindi tratto in arresto ed accompagnato presso la locale Casa Circondariale, dove sconterà la sua pena.