Caterina-LongoÈ stata premiata come migliore ricercatore sotto i 40 anni di età nel corso dell’ultimo Congresso Mondiale di Dermoscopia, tenutosi a Vienna dal 16 al 18 Aprile scorsi. Caterina Longo è una ricercatrice del Santa Maria Nuova- IRCCS di Reggio Emilia, in forze alla Struttura Complessa di Dermatologia e Skin Cancer Unit, dedicata alla diagnosi e cura dei tumori della pelle.

È stata una commissione di esperti internazionali che, secondo criteri oggettivi, ha valutato curricula provenienti da ogni parte del mondo a conferire all’unanimità il premio alla dermatologa.

Laureata in Medicina e Chirurgia e specializzata in Dermatologia presso l’Università di Modena con il massimo dei voti, la dott.ssa Longo ha trascorso un anno negli Stati Uniti presso la prestigiosa George Mason University in Virginia. Nella esperienza americana è stata oggetto di approfondimento la proteomica, la scienza che identifica e studia la funzione delle proteine in relazione al più pericoloso dei tumori cutanei: il melanoma.

Nel 2010 Caterina Longo ha conseguito il dottorato di ricerca in Medicina Clinica e Sperimentale e dal 2011 opera nella Skin Cancer Unit dell’Ospedale di Reggio Emilia. Nata in seno alla Struttura di Dermatologia diretta da Giuseppe Albertini, la Skin Cancer Unit ha l’obiettivo di offrire al paziente il massimo della potenzialità diagnostica, utilizzando le più innovative metodiche per la diagnosi e la terapia dei tumori cutanei.

Grazie anche alla collaborazione con i medici del territorio, nel 2014 la Skin Cancer Unit ha preso in carico circa 8.000 pazienti, di cui 220 con melanomi primitivi o ricorrenti, trattati chirurgicamente o con terapia medica, circa 800 basaliomi, di cui 337 asportati, e 162 spinaliomi, di cui 146 asportati.

La Dott.ssa Longo, specializzata in diagnostica non invasiva tramite dermatoscopia, ha approfondito l’utilizzo dell’innovativo microscopio confocale. La microscopia confocale in vivo (sul paziente) presenta capacità di analisi tridimensionali tali da consentire di ridurre o evitare il ricorso a metodi diagnostici invasivi come la biopsia cutanea.

Un altro importante filone di ricerca per la valutazione dei tumori riguarda l’uso del microscopio confocale su tessuti cellulari asportati chirurgicamente (ex vivo): “È un approccio molto promettente – spiega la dott.ssa Longo – Grazie al microscopio confocale possiamo osservare il tumore nel corso dell’intervento chirurgico e valutarne le caratteristiche in tempo reale, con un’accuratezza eccellente e senza che sia necessario effettuare pre-trattamenti del materiale biologico. La Skin Cancer Unit di Reggio Emilia è attualmente l’unica in Italia ad usare questa procedura”.