hera_cassonettiL’aumento della Tari a Modena non sarà del 3,7 per cento, come indicato in occasione dell’approvazione del bilancio, ma si ridurrà fino a non oltre il 2,4 per cento grazie al lavoro svolto per ridurre il costo di gestione e per recuperare l’evasione. Lo hanno annunciato ai rappresentanti di Reteimprese gli assessori del Comune di Modena Ludovica Carla Ferrari (Bilancio) e Giulio Guerzoni (Ambiente) nel corso di un incontro che si è svolto oggi in Municipio proprio sul percorso per la definizione del Piano economico finanziario della tassa sui rifiuti in vista della variazione di bilancio che dovrà approvarlo.

Nel Documento unico di programmazione, infatti, era previsto un aumento del 3,7 per cento dovuto all’adeguamento del fondo rischi entrate di dubbia esigibilità, quasi raddoppiato rispetto allo scorso anno a causa del grado di insolvenza delle riscossioni. Sia al Tavolo della crescita sia in Consiglio comunale, dove in occasione del bilancio è stato approvato anche un ordine del giorno del Pd su questo aspetto, l’amministrazione comunale aveva assunto l’impegno a non aumentare il costo del servizio e a investire ciò che si sarebbe recuperato dall’evasione fiscale per ridurre l’aumento della Tari, continuando il confronto con le associazioni economiche e sindacali.

Il lavoro che si è svolto in questi mesi, hanno spiegato gli assessori Ferrari e Guerzoni, si è sviluppato in due direzioni: sia nel recupero dell’evasione, che ha già portato a un maggiore incasso di oltre 500 mila euro consentendo di prevedere un minore aumento del Fondo crediti dubbia esigibilità, sia attraverso un recupero di efficienza e una riduzione dei costi dei servizi ambientali tramite le tariffe Atersir e i rapporti diretti con il gestore Hera che permette una diminuzione dello 0,62 per cento del costo del cosiddetto Sgrua (il Servizio gestione rifiuti urbani e assimilati) pur in presenza di un aumento delle attività programmate: dal porta a porta in centro storico a in altre aree della città, fino alle pulizie di parchi e strade e a maggiori servizi di spazzamento del centro abitato.

“L’insieme delle due azioni – hanno spiegato gli assessori – consentirà di scendere almeno al 2,4 per cento. Ci potrà essere anche un ulteriore miglioramento da verificare nelle prossime settimane valutando gli effetti puntuali della rivisitazione della banca dati delle utenze: il calo numerico di quelle non domestiche, infatti, costringe in questa fase a una certa cautela. Il lavoro che stiamo compiendo, però, consentirà di migliorare anche le procedure per il recupero dell’elusione tributaria, cioè la verifica delle situazioni ove il tributo sia dovuto al Comune ma non sia opportunamente individuata la base imponibile”.

Nel frattempo, sul fronte dell’evasione, il Comune ha emesso circa 6.300 avvisi di accertamento per Tares e Tari per un gettito totale di potenziale recupero di circa tre milioni e 200 mila euro. Le utenze non domestiche rappresentano circa il 20 per cento degli avvisi e “pesano” per il 60 per cento del gettito. Della cifra totale di presunta evasione sono già stati recuperati 554 mila euro (397 mila incassati, 157 mila rateizzati). “L’attività di contrasto dell’evasione, che punta a garantire equità rispetto ai cittadini e alle imprese, si sta svolgendo con notevole efficacia – sottolinea l’assessora Ferrari – grazie anche alla collaborazione con Hera che ha permesso di realizzare una vera e propria ‘task force tributi’, come avevamo annunciato in occasione del bilancio. In particolare, la precisione degli accertamenti ha per ora evitato ricorsi da parte dei cittadini, salvo qualche rettifica d’ufficio, proprio a evidenziare come l’obiettivo sia, appunto, l’equità e l’individuazione dei furbetti, non certo l’accanimento verso chi si trova in condizioni di difficoltà”.