zanzara_tigreInizia già da ora il periodo di prevenzione per debellare il prolificare della zanzara tigre.

L’Amministrazione comunale di Sassuolo, in collaborazione con la Regione Emilia Romagna ed il Servizio Sanitario Regionale, sta diffondendo in questi giorni un volantino contenente le buone pratiche e le azioni da evitare per contenere al massimo ciò che, ad ogni estate, rischia di divenire un’emergenza.

La lotta alla Zanzara Tigre, infatti, non può avere esiti positivi senza un attivo coinvolgimento della popolazione: il 70-80% delle zone a rischio è di proprietà privata. E’ necessario, quindi, che i cittadini provvedano già da ora a porre in essere misure di prevenzione e di trattamento con prodotti larvicidi nelle aree private.

E’ necessario: eliminare i sottovasi o evitare il ristagno di acqua al loro interno; verificare che le grondaie siano pulite; coprire le cisterne e tutti i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana con coperchi ermetici , teli o zanzariere ; tenere pulite fontane e vasche ornamentali, eventualmente introducendo pesci rossi che sono predatori delle larve di Zanzara Tigre; trattare regolarmente i tombini, dal mese di Aprile fino a tutto Ottobre, e le zone di scolo e ristagno d’acqua con prodotti larvicidi reperibili presso farmacie, supermercati e negozi specializzati . Dovranno essere a base di: Diflubenzuron o Pyriproxyfen in formulazione granulare, in compresse o liquida, da applicare  secondo le indicazioni riportate sulla confezione o nel foglio illustrativo;  Bacillus thuringensis israeliensis, prodotto da applicare ogni 7 giorni (confezioni in compresse o in gocce, da diluire in misura di 20 gocce in 1 litro di acqua, quantità sufficiente per 4 tombini).

Cosa non fare:

accumulare contenitori di qualsiasi genere che possano raccogliere anche piccole quantità di acqua stagnante; lasciare che l’acqua ristagni sui teli utilizzati per coprire cumuli di materiale e legna;  lasciare gli annaffiatoi e i secchi con l’apertura verso l’alto; lasciare le piscine gonfiabili e altri giochi pieni di acqua per più giorni;  svuotare nei tombini i sottovasi o altri contenitori; disperdere nell’ambiente rifiuti nei quali possa raccogliersi acqua piovana.