Simona-CaselliGli Stati Uniti hanno deciso la revoca del provvedimento che prevedeva il controllo sistematico di tutte le partite di salumi importate dall’Italia. Inoltre, è stata prevista di nuovo la possibilità per il Ministero della Salute di abilitare nuove aziende italiane all’esportazione negli Usa.
Il provvedimento assunto delle autorità americane, notificato al Ministero della salute, rappresenta – come spiegano gli assessori regionali all’agricoltura Simona Caselli e alle politiche per la salute Sergio Venturi – il riconoscimento della qualità dei nostri prodotti e dell’attenzione con la quale i servizi veterinari vigilano su ogni fase del processo di confezionamento dei prodotti.
La restrizione sull’import dall’Italia era stato introdotto dalle Autorità americane nel settembre 2013, a causa della mancata equivalenza normativa tra la Unione europea e gli Usa per quanto riguarda la tolleranza di Listeria monocytogenes, patogeno per il quale negli Stati Uniti vige il concetto di “tolleranza zero”.
“Il nostro impegno – spiegano gli assessori Caselli e Venturi – è stato quello di creare le condizioni affinchè si potessero superare le ragioni del blocco dell’import dei nostri prodotti. Per questo il Servizio Veterinario della Regione Emilia-Romagna, che è il territorio che vanta sia il maggior numero di impianti abilitati ad esportare negli USA, sia il maggior flusso di prodotti alimentari di origine animale in esportazione verso gli USA, ha intensificato il proprio impegno, in collaborazione con il Ministero, per garantire il rispetto degli standard americani”.
Una ispezione delle Autorità sanitarie statunitensi, effettuata nel luglio dell’anno scorso, ha consento loro di considerare equivalenti i sistemi di ispezione dei prodotti a base di carne adottati nel nostro Paese e negli Stati Uniti, garantendo quindi il pieno rispetto della stringente normativa USA e assicurando la assoluta sicurezza dei prodotti esportati.
“Siamo molto soddisfatti di questo risultato – concludono gli assessori – perché è grande il potenziale di crescita dell’export dei nostri salumi che deriva da questo lavoro”.