Controlli-sui-mezzi-pesantiC’erano anche due veicoli talmente inefficienti e disastrati che la Polizia municipale ne ha vietata la circolazione, tra quelli verificati durante il controllo congiunto svolto assieme al Centro Mobile di revisione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti nell’ambito della campagna per la sicurezza stradale rivolta ai mezzi pesanti. Per un autista croato è scattato inoltre il ritiro della patente, poiché aveva alterato il cronotachigrafo con una calamita, ma sono in tutto 33 le infrazioni accertate durante il servizio che ha interessato i mezzi pesanti stranieri.

Complessivamente sono stati 22 gli autoarticolati in transito intercettati dagli agenti lungo la viabilità principale tra la via Emilia ovest e il casello stradale di Modena nord e immediatamente sottoposti alla revisione straordinaria condotta attraverso la strumentazione del Centro Mobile che viene allestito in pochi minuti e contiene tutti i materiali necessari all’ispezione tecnica dei veicoli, compresa la pesa e il programma di analisi dei cronotachigrafi, mentre gli agenti provvedono a controllare i documenti e a contestare le violazioni accertate.

I due mezzi pesanti per i quali è scattato il ritiro della carta di circolazione, uno rumeno, l’altro italiano di proprietà di una ditta con sede in Sardegna, presentavano gravi inefficienze, quali numerosi punti di rottura sul telaio, luci non funzionati e scarsa frenatura, rappresentando quindi un pericolo per tutti gli utenti della strada.

Diversi, inoltre, gli autisti che non rispettavano le ore di guida e di riposo, complessivamente sette i conducenti sanzionati per questo motivo; tra loro anche il croato alla guida di un autoarticolato di una ditta con sede a Zagabria che circolava con il cronotachigrafo alterato per impedire le corrette indicazioni sul rispetto dei tempi di guida e riposo. L’autista infatti aveva posizionato una calamita sul sensore del dispositivo impedendo le registrazioni e risultava pertanto in riposo. Oltre ad essergli stata ritirata la patente e sequestrata la calamita, all’autista è stata elevata una sanzione di 1800 euro che se non fosse stata pagata immediatamente avrebbe fatto scattare il sequestro del veicolo. Cosa che è, invece, capitata all’autoarticolato di un’impresa bielorussa che violava la normativa comunitaria che disciplina i trasporti internazionali. Inoltre, lo stesso veicolo stava eseguendo attività di cabotaggio, ovvero di trasporto in Italia, senza averne titolo, dunque a danno delle imprese nazionali e comunitarie. All’impresa, oltre al sequestro del mezzo è stata elevata una sanzione di circa 9.500 euro che dovrà pagare per riottenere la disponibilità del veicolo.

La campagna congiunta di Polizia municipale e Ministero per le Infrastrutture è patrocinata dall’Albo Nazionale degli Autotrasportatori che sostiene la sinergia tra Ministero dei Trasporti e Polizia locale al fine di contrastare l’abusivismo del trasporto merci, del rispetto dei tempi di riposo degli autisti e dei dispositivi obbligatori di equipaggiamento al fine di tutelare la sicurezza stradale.