Si scrive “Turismo” si legge “Business”.  Da sempre considerato l’“oro nero” del nostro Paese, grande ricchezza da valorizzare per sostenere e rilanciare la nostra economia, il turismo può e deve essere una leva per la crescita economica dei territori. Parte da questo assunto UniCredit 4 Tourism, il nuovo programma di UniCredit dedicato al settore, presentato ieri a Cervia.

In sintesi: 200 milioni di euro per finanziare lo sviluppo delle imprese del settore attive in Emilia Romagna (di cui 100 milioni per le province costiere di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini), con l’obiettivo di acquisire 2600 nuovi clienti in tre anni. Ancora, nel piano di UniCredit: nuovi strumenti assicurativi per la protezione del business; e un percorso formativo per accrescere le competenze degli operatori del settore.

“Il turismo ha un peso totale pari all’8% dell’export complessivo del nostro Paese, in terza posizione dopo il Tessile/Abbigliamento e i Mezzi di Trasporto – spiega Luca Lorenzi -. Per arrivi internazionali l’Italia è solo quinta al mondo con numeri pari a circa la metà di quelli della Francia, dietro la Spagna che si colloca in terza posizione e con una forte concorrenza di Paesi come la Turchia. Eppure il nostro Paese è il primo al mondo per numero di siti considerati patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco. Serve una strategia. Non occorre soltanto investire. Quello che ci proponiamo di fare con UniCredit 4 Tourism è fornire un pacchetto completo per gli imprenditori del settore turistico. Una sorta di all inclusive che ha il suo primo pilastro nella conoscenza”. “Di certo –sottolinea Marco  Nanetti -, gli imprenditori sanno fare il loro mestiere. Ma abbiamo pensato di fornire loro una serie di strumenti capaci di aumentare il livello di conoscenza del mercato, dei propri punti di forza e di quelli deboli. Così da poter poi approntare una strategia il più possibile efficace, che risponda ad effettive esigenze e capace quindi di tradursi in un business maggiore e di migliore qualità”.

Strumenti, insomma, in grado di conoscere in profondità il mercato e i concorrenti per gestire al meglio la propria reputazione e il proprio posizionamento. Sul fronte prettamente finanziario, poi, UniCredit 4 Tourism ha previsto per l’Emilia Romagna un plafond di  200milioni.

Ancora, tra i pilastri del programma UniCredit, una linea di prodotti ad hoc che comprende anche nuovi strumenti assicurativi per la protezione del business, in grado quindi di proteggere sia gli operatori che le loro strutture ma anche i loro ospiti; e formazione specifica e gratuita per gli imprenditori del settore.

L’Emilia Romagna è una delle regioni sulle quali UniCredit punta di più. Secondo il Rapporto sul Turismo 2015 curato dal Gruppo bancario in collaborazione col Touring Club Italiano, oggi il turismo genera per l’Emilia Romagna il 3,7% del valore aggiunto, dando lavoro all’8,5% del totale occupati della Regione.  E ancora:  l’Emilia Romagna risulta al quinto posto in Italia per numero di esercizi turistici, terza per numero di letti totali e per presenze turistiche complessive. Numeri che parlano di una risorsa concreta e di un settore per il quale è possibile fare di più in termini di supporto volto allo sviluppo. Ed è proprio questo l’obiettivo di UniCredit 4 Tourism.
“Anche per il turismo – ha assicurato Luca Lorenzi  – intendiamo inoltre sfruttare al massimo quella che è la nostra forza di Gruppo internazionale con le radici ben salde sui territori. L’Emilia Romagna  ha un grado di internazionalità per quello che riguarda il turismo di certo migliorabile: il 27% delle presenze turistiche totali in regione è straniero, con la Germania al primo posto, seguita da Russia e dalla Svizzera. Sappiamo di avere fra le mani un brand senza uguali nel mondo, un patrimonio dalle infinite potenzialità ma il nostro impegno non finisce in Emilia Romagna. Semmai da qui comincia per svilupparsi anche all’estero dove vogliamo e possiamo impegnarci a esportare l’immagine e le risorse turistiche di questa regione, attraverso il nostro network internazionale distribuito in 50 Paesi, 17 dei quali con una banca commerciale radicata sul territorio, e che serve oltre 40 milioni di clienti”.