cave-fiumeNella serata del 28 maggio il consiglio comunale di Castelfranco Emilia ha respinto una nostra mozione relativa alla imposizione dell’IMU sui terreni destinati ad attività estrattiva.

Il Comune di Castelfranco Emilia prevede già che i cavatori paghino l’IMU, questa scelta è avvenuta su nostra sollecitazione a partire da una mozione che abbiamo presentato il 16 febbraio 2012 e discussa nel consiglio comunale dell’ 11 aprile 2012.

Prima i cavatori erano esenti, una ingiustizia ed una indecenza, un terreno agricolo paga l’IMU, fino a poco tempo fa quando questo terreno veniva adibito a cava e produceva un reddito ben superiore a quello agricolo ne veniva esentato, una ingiustizia verso le altre attività economiche, proprio la più devastante delle attività quella che distrugge per sempre degli ottimi terreni agricoli era esente.

Anche adesso però i cavatori sono privilegiati, la modalità di attribuzione dell’imposta scelta dal comune di Castelfranco Emilia porta a delle imposizioni IMU risibili.

Il metodo è quello dell’accatastamento da parte dell’Agenzia del Territorio come fabbricati produttivi di categoria “D/1”.

Il Comune di Savignano sul Panaro viceversa ha introdotto una procedura che porta ad imposizioni ben più alte, producendo una molto maggiore equità fiscale, ha usato il metodo della  equiparazione a “terreni edificabili ai fini fiscali”;

Tutto questo conduce a:

–        maggiore entrata nelle casse comunali per effetto del calcolo della base imponibile, risultante dal prodotto dei metri quadri delle aree di cava e il valore venale stabilito in considerazione della capacità reddituale dell’area come conseguenza delle previsioni estrattive contenute negli strumenti di pianificazione e non in base alla rendita presunta determinata con il medesimo procedimento che utilizza l’Agenzia delle Entrate (Ufficio provinciale di Modena – Territorio) quando accatasta in categoria D/1 le aree destinate ad attività estrattiva, come prevede il metodo di Castelfranco Emilia, che non rappresenta l’effettivo valore venale delle aree e che palesa un trattamento tributario minore rispetto ad artigiani ed agricoltori;

–        introito di spettanza interamente comunale, secondo la ripartizione del gettito IMU tra Comune e Stato stabilita dal comma 380 dell’articolo 1 della legge 24 dicembre 2012 n. 228, che aveva soppresso, già a partire dal 2013, la quota di riserva statale prevista dall’art. 13, comma 11 del d.l. n. 201/2011, riservando all’Erario il gettito del tributo corrispondente all’aliquota dello 0,76% solo sui fabbricati produttivi di categoria “D” e al Comune tutta la restante parte del gettito d’imposta;

–        consente al Comune di gestire e concludere la procedura di assoggettabilità con maggiore efficienza, in quanto prevede la predisposizione di atti interni all’Amministrazione comunale e non richiede il coinvolgimento della proprietà poiché non è necessario procedere ad aggiornamenti catastali, evitando il coinvolgimento dell’Agenzia del Territorio;

–        la tassazione verrebbe estesa, così come per i terreni edificabili e non ancora costruiti, a tutti i terreni di cava, siano essi in attività o meno, comprese le cave esaurite, con l’ulteriore vantaggio di accelerarne i tempi di ripristino;

 

Va rilevato che la maggior parte dei cavatori ha fatto ricorso contro il pagamento dell’IMU sia a Castelfranco che a Savignano, sono troppo abituati al privilegio per accettare di essere equiparati agli altri cittadini.

Noi abbiamo chiesto con il nostro ordine del giorno che anche Castelfranco adotti il metodo di Savignano.

Per venire incontro ai rilievi del sindaco abbiamo apportato una modifica al nostro ordine del giorno che subordinava l’adozione della nostra proposta alla conclusione favorevole a Savignano del contenzioso giudiziario con i cavatori.

Nemmeno in questa forma la maggioranza PD ha accettato la nostra proposta.

Altro che “maldestri” come ci accusa di essere PD, noi vogliamo equità fiscale.

Perché il PD usa la mano pesante con l’IMU per cittadini e altre categorie economiche e mano leggera con i cavatori?

 

(Silvia Santunione e Claudio Carini, consiglieri comunali della Lista Civica Frazioni e Castelfranco)