La Regione Emilia-Romagna e il CNR Area della Ricerca di Bologna e gli istituti Ismar, Isac, Enea si sono confrontati questa mattina a Bologna sui temi del mare e delle sue risorse assieme ai principali interlocutori interessati a sviluppare e concretizzare azioni per lo sviluppo della risorsa mare nell’Area Adriatico Ionica. L’incontro di oggi ha voluto porre le basi per una visione strategica e un piano operativo che consenta all’amministrazione regionale di dare vita ad un modello di governance competitivo, capace di cogliere le sfide della programmazione europea 2014-2020, in coerenza con la programmazione regionale e nazionale.
“Il mare è una risorsa strategica per la salute del pianeta, per la nostra storia e per la nostra economia e necessita di azioni sinergiche e connessioni tra gli attori della ricerca, i policy maker e i fruitori – ha detto questa mattina l’assessore regionale alle Politiche europee per lo sviluppo Patrizio Bianchi – In Emilia-Romagna vi sono strutture di ricerca nazionali che sono il luogo di formazione della conoscenza, e in qualità di autorità di gestione del Programma transnazionale europeo Adrion noi dobbiamo mettere a sistema tutte le potenzialità e le conoscenze per poter realizzare le migliori politiche per l’area Adriatico Ionica”.
La salute del mare e della costa adriatico-ionica è prioritaria per le politiche di occupazione e di inclusione sociale, per lo sviluppo del territorio, per il turismo sostenibile e per la salute dei cittadini. Il raggiungimento di questo obiettivo richiede competenze scientifiche e tecnologiche per poter offrire nuovi modelli di sviluppo e gestione delle risorse del nostro territorio. Su queste tematiche esiste una storica collaborazione tra la Regione Emilia Romagna, gli Enti di Ricerca e l’Università presenti nel territorio.
La Macroregione Adriatico-Ionica coinvolge oltre all’Emilia-Romagna altre 14 Regioni Italiane, quattro Stati dell’Unione Europea (Italia, Grecia, Slovenia, Croazia) e da Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Serbia, che si sono associati per promuovere la prosperità economica e sociale dell’area, migliorandone l’attrattività, la competitività e l’interconnessione. Copre una superficie di circa 520 mila Kmq, con 59 milioni di abitanti, un PIL di circa 1 miliardo di euro (1,83% del PIL mondiale) ed una forza lavoro di 21,8 milioni di persone (Servizi 71%, Industria 25%, Agricoltura 4%). Una innovativa forma di cooperazione territoriale, che può diventare uno strumento efficace ed efficiente per la gestione integrata delle politiche, in grado di rafforzare la coerenza e il coordinamento delle azioni politiche, razionalizzare l’uso delle risorse finanziarie, valorizzare il ruolo degli enti regionali e locali, coinvolgendo in modo ampio le organizzazioni della ricerca e dell’Università.
La strategia macroregionale adriatico-ionica prevede un piano di azione ed è strutturata in 4 pilastri tematici: I pilastro: risorse marittime e marine (promozione della crescita economica sostenibile, sui temi di acquacoltura, pesca, biotecnologie blu, servizi marini e marittimi, ecc.); II pilastro: collegamenti nella Regione – (Collegare la macro-regione e ridurre la lontananza delle comunità insulari e rurali migliorando il governo dei corridoi nell’hinterland e marittimi e l’interoperabilità di tutte le modalità di trasporto); III pilastro: preservazione e gestione degli ecosistemi (Migliorare la qualità dell’ambiente degli ecosistemi regionali e preservarne la biodiversità); IV pilastro: incremento dell’attrattività regionale (Migliorare la forza di attrazione turistica della regione e lo sviluppo sostenibile del turismo). Inoltre, sono previsti due pilastri trasversali: Ricerca & Innovazione e Capacity Building. La Regione Emilia Romagna è coordinatore nazionale del Pilastro III.
Dal 2015 la strategia Adriatico-Ionica (Eusair) entra nella fase attuativa e l’incontro di oggi aveva l’obiettivo di individuare azioni e proposte progettuali da candidare sui programmi europei.
La Regione Emilia Romagna è autorità di gestione del programma transazionale di cooperazione territoriale (Adrion) che prevede la messa in campo di circa 100 milioni di euro nel 2014-2020.
Inoltre il territorio regionale è coinvolto in altri programmi quali il MED, Central Europe, Interreg europe ed il programma transfrontaliero Italia-Croazia con una dotazione finanziaria di 201 milioni di euro (fondi FESR).