Ravenna PortoUn “pacchetto” da 22,6 milioni di euro per quattro interventi, destinati a migliorare nei prossimi anni l’accessibilità al porto tramite ferrovia e a “connetterlo” alle grandi reti infrastrutturali europee. E’, in sintesi, quanto prevede il Protocollo siglato oggi da Regione Emilia-Romagna, Rete Ferroviaria Italiana (RFI), Comune e Autorità portuale, in occasione della seduta della Giunta regionale a Ravenna. L’accordo impegna i sottoscrittori a prolungare la dorsale ferroviaria di collegamento  tra la stazione fino al nuovo terminal container, a sopprimere il passaggio a livello di via Canale Molinetto e realizzare il sottopassaggio sostitutivo; a prolungare il sottopassaggio pedonale della stazione oltre i binari fino all’area della darsena in prossimità del canale Candiano. Infine, verrà ricostruito il cavalcavia “Teodorico” con una nuova sagoma che consentirà il passaggio dei treni caricati con container di grandi dimensioni (High Cube), dei semi-rimorchi e della cosiddetta “Autostrada viaggiante” (Tir fino a 4 metri di altezza, completi di motrice e rimorchio, caricati su speciali carri merci).

“Questa firma – ha sottolineato il presidente Bonaccini – è l’esempio di come ci interessino molto i fatti e poco le chiacchiere, ed è la dimostrazione di quanto sia importante per noi il porto di Ravenna, autentico nodo strategico di interconnessione con le grandi reti infrastrutturali europee. Gli interventi che andremo a realizzare – ha proseguito il presidente – avranno ricadute positive per la quotidianità del porto e della città, per la mobilità e la logistica, ma anche per l’occupazione: i cantieri significano lavoro per le imprese e per le persone. Quest’infrastruttura – ha concluso  Bonaccini – , la sua funzione strategica per l’Emilia-Romagna, l’Adriatico e l’Europa, sono per noi una priorità indiscussa”.
Insieme al presidente della Regione, hanno firmato il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, l’amministratore delegato di RFI Maurizio Gentile e il presidente dell’Autorità Portuale Galliano Di Marco. Matteucci ha sottolineato come queste opere “siano strategiche, oltre che per lo sviluppo della portualità e del trasporto su ferro, e rappresentino una risposta importante sul tema del collegamento del porto con la città. In particolare, il nuovo sottopasso della stazione ferroviaria che, in base al protocollo siglato oggi, verrà prolungato fino al piazzale Aldo Moro, contribuirà ad ‘avvicinare’ il nuovo quartiere della Darsena al resto della città”.


Le risorse destinate dai soggetti sottoscrittori agli interventi (22,6 milioni di euro circa) sono ripartite fra RFI (11,5 milioni), Comune di Ravenna (100mila euro) e Autorità portuale (6 milioni); all’Unione europea verrà richiesto un contributo del 30% su uno degli interventi (circa 5 milioni di euro). Nel dettaglio, per l’intervento 1 (dorsale ferroviaria nel nuovo terminal container), l’Autorità portuale stanzierà circa 1 milione di euro, mentre RFI fornirà binari e traverse. Per l’intervento 2 (sottopasso carrabile della ferrovia, di via canale Molinetto) è previsto un investimento complessivo di 15 milioni di euro, di cui 5 da parte dell’Autorità portuale e altrettanti da RFI e dall’UE. All’intervento 3 (sottopasso pedonale di stazione – prolungamento), verranno destinati 1,4 milioni da RFI e circa 100mila euro dal Comune; infine, per l’intervento 4 (cavalcavia “Teodorico”) RFI stanzierà circa 5 milioni di euro. Per tutti i quattro interventi il coordinamento e la promozione per l’ottenimento delle risorse europee verrà svolto dalla Regione Emilia-Romagna.


Il porto, gestito dall’Autorità portuale di Ravenna, rappresenta il primo punto di approdo delle merci d’importazione in Emilia-Romagna. Non solo: è il terminale meridionale del Corridoio Baltico-Adriatico e del Corridoio Mediterraneo delle reti TEN-T, ed è nella ristretta lista dei 14 “core-port” europei (ovvero i poli strategici a livello comunitario). Rispetto ai dati di traffico, nel 2014 sono state movimentate 24,60 milioni di tonnellate di merci (+8,8% rispetto al 2013); di cui circa  2,5 milioni di tonnellate via container, rimanendo inalterata la situazione rispetto al 2013. Ravenna è prevalentemente un porto vocato all’importazione la cui movimentazione è in gran parte caratterizzata da sbarchi (82 % delle tonnellate movimentate nel 2014).  Serve l’Italia del Nord e l’Europa centrale e ha forti relazioni con i mercati del Mediterraneo orientale e del Mar Nero. E’ il terzo porto italiano al netto del petrolio e uno dei principali porti europei per volumi di traffico movimentati. Negli ultimi 10 anni è sempre stato nella lista dei porti Top 45 dell’Ue (fonte Eurostat) e nei Top 20 porti europei per quanto riguarda le rinfuse solide e le merci non containerizzate.