Valter-CaiumiSono davvero singolari le affermazioni del segretario provinciale della Fiom Cgil, Cesare Pizzolla in merito alle vertenze Caprari e Dinamic Oil.

Citiamo testualmente: “Gli imprenditori modenesi e le loro associazioni di categoria, a partire da Confindustria, dicano chiaramente se vogliono licenziare senza giusta causa, assumendo come elemento strategico della competitività dell’impresa la compressione dei diritti dei lavoratori”.

Riteniamo essenziale, oltre che doveroso, smentire in maniera recisa queste argomentazioni che giudichiamo sommarie e scorrette nei confronti di imprese che con il loro operato danno un contributo sostanziale alla ricchezza del territorio e all’occupazione.

Stiamo parlando di imprese che non rifiutano a priori il confronto con i sindacati, ma che vorrebbero impostarlo su basi costruttive, che guardino al futuro e non al perseguimento di obiettivi ideologici.

Nessuno ha mai pensato di comprimere i diritti dei lavoratori, né vuole farlo.

Troviamo davvero miope e riduttivo questo giudizio da parte del sindacato. Le nostre imprese sanno benissimo che la competitività non si fa licenziando.

Competitività per le nostre aziende vuole dire innovazione continua. Vuole dire capacità di stare sui mercati stranieri e, se possibile, conquistarne di nuovi. Ma vuole anche dire relazioni corrette ed efficaci con le maestranze e con le rappresentanze sindacali.

Ora la Fiom sta presentando piattaforme per il rinnovo dei contratti aziendali alle quali affianca la richiesta di deroga ad alcuni aspetti fondanti del Jobs Act.

Ebbene, su questo punto il presidente di Confindustria Modena Valter Caiumi è stato molto chiaro, e lo ha fatto pubblicamente, in occasione dell’Assemblea generale.

“Per quanto riguarda il Jobs Act”, ha affermato, “la nostra posizione è decisamente favorevole. Si tratta di un provvedimento che attendevamo da tempo, che contiene elementi davvero innovativi e che ci colloca alla pari con i paesi europei più avanzati. Per questo non possiamo accettare che una buona legge come questa venga messa in discussione da richieste non consone ai tempi attuali”.

Ci auguriamo vivamente che questa situazione di conflittualità possa trovare una ragionevole soluzione. Se invece dovesse perdurare, non mancheremo di sostenere le nostre imprese in ogni ambito e fino al raggiungimento del loro obiettivo.