La sicurezza alimentare tra antiche tradizioni e nuove tecnologie, ed un approfondimento sulla lavanda come opportunità per l’imprenditoria agricola femminile. Sono questi gli argomenti al centro dei due appuntamenti organizzati per domani sera, mercoledì 24 giugno, dal C.U.P. (Comitato Unico delle Professioni intellettuali) di Modena e dalla Commissione Pari Opportunità del C.U.P. nell’ambito della rassegna “I Giardini del Gusto e delle Arti” in svolgimento presso il “Tinello letterario” della Palazzina Vigarani.

Entrambi gli incontri vedranno la partecipazione come relatori di esperti appartenenti a tre ordini professionali modenesi di area tecnica: l’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, il Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati ed il Collegio dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati.

Il primo appuntamento avrà inizio alle ore 18: Alberto Bevini (Presidente del Collegio modenese dei Periti Industriali) e Silvano Bedogni (Presidente del Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati di Reggio Emilia) si confronteranno sul tema “Sicurezza alimentare: storie, miti e leggende (metropolitane)”. La sicurezza degli alimenti è infatti antica quanto la storia dell’uomo e va di pari in passo con lo sviluppo della civiltà e della tecnologia. La serata vuole essere una chiacchierata semiseria su questi temi, per sfatare miti e leggende, ma anche per conoscerli più da vicino. Da sempre l’uomo si è posto il problema di conservare i cibi ed assicurarsi che fossero sani: già nell’antico Egitto erano state codificate alcune buone prassi per la conservazione dei cibi, anche se tali tecniche prescindevano da basi scientifiche. Ogni cultura ha poi sviluppato le proprie tecnologie, finalizzate ad assicurare il cibo anche in tempi di carestia: questo ha portato allo sviluppo di tecniche che garantissero non solo la conservazione del cibo nel tempo ma anche la salvaguardia sotto l’aspetto igienico. Dal primo trattato sulla conservazione del cibo realizzato nel Cinquecento si arriva così ai nostri giorni, in cui grazie ad approfondite conoscenze teoriche si è riusciti a raggiungere, nel campo della sicurezza alimentare, altissimi standard qualitativi. L’incontro sarà introdotto dall’ing. Pietro Balugani (Presidente del C.U.P. di Modena).

Il secondo incontro è in programma alle ore 20: Katia Bernabei e Pierangela Schiatti (Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Modena) assieme a Federica Toselli (Consigliere del Collegio dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati di Modena) terranno una relazione dal titolo “Profumo di lavanda: dalla bellezza alla cucina. Nuove prospettive di imprenditoria femminile”.

La lavanda, originaria del Nord Africa e conosciuta già 4000 anni prima di Cristo, è stata, nel corso dei secoli, coltivata e utilizzata dall’uomo per le sue proprietà benefiche per la salute, per la cosmesi, per l’uso alimentare e per la pulizia. La rusticità e la resistenza alle avversità hanno permesso a questa pianta di essere facilmente coltivata in molte parti del mondo. In Italia la produzione è ancora esigua, ma potrebbe divenire oggetto d’interesse per fronteggiare la crisi economica, inizialmente come integrazione al reddito. La semplicità di gestione del lavandeto ha permesso la nascita di nuove aziende agricole a conduzione familiare. Il rispetto dei ritmi della natura permette a chi svolge questa attività di migliorare la qualità della vita, conciliando lavoro e famiglia. Parteciperà all’incontro Sarah Trussardi, titolare di un’impresa agricola che coltiva lavanda, per parlare della sua attività e dei risultati che ha ottenuto grazie al coinvolgimento della famiglia.

Al termine dell’incontro verrà offerto un gustoso aperitivo a base di lavanda a tutti i presenti. L’incontro sarà introdotto dall’avvocato Mirella Guicciardi (Coordinatrice della  Commissione per le pari opportunità del C.U.P. di Modena).