terre-d-asiloTre giovani modenesi accompagnano tre ragazzi rifugiati alla scoperta dei luoghi della propria città. Ne nasce un video “On the mov(i)e” che è la storia di un incontro e dell’accoglienza nei confronti di chi un Paese non l’ha più. Anche i volti e le parole di quei ragazzi saranno protagonisti della serata in programma mercoledì 24 giugno dalle 18 ai Giardini ducali, per riflettere sugli interventi di accoglienza gestiti dal Comune all’interno dello Sprar, il Sistema di protezione nazionale per richiedenti asilo e rifugiati attivo dal 2001.

Sul territorio comunale è stata garantita accoglienza mediamente a 90 persone l’anno, con servizi di orientamento, informazione e accompagnamento verso l’autonomia. “Gli interventi che realizziamo – afferma Giuliana Urbelli, assessora al Welfare –  sono finalizzati a facilitare i percorsi di autonomia e di inserimento socio-economico di richiedenti asilo e rifugiati. Grazie anche alla stretta collaborazione con il terzo settore abbiamo costruito progetti attenti soprattutto a integrare sul territorio i richiedenti asilo. Le prime positive esperienze di percorsi di volontariato proposte ai rifugiati nell’ambito di Sprar e partite ormai anni fa – aggiunge – sono state il banco di prova che ci ha condotto poi, anche su sollecitazione del Ministero degli Interni, al Protocollo d’intesa siglato con la Prefettura e il Centro Servizi Volontariato, in modo da poter proporre quei percorsi anche ai richiedenti asilo giunti con Mare Nostrum e gestiti dalla Prefettura. Fare volontariato – continua Urbelli – l’entrare a far parte di un’associazione, il costruire una rete di relazioni può costituire la chiave di volta per integrarsi e, almeno nella fase iniziale, è anche un modo per restituire qualcosa alla comunità che accoglie. Allo stesso modo, vista la straordinarietà dell’emergenza umanitaria che l’Italia si trova a vivere, il Governo potrebbe pensare a un impianto normativo che dia la possibilità per queste persone di essere impiegate in lavori socialmente utili”.

L’iniziativa di mercoledì 24 è organizzata dal Centro stranieri dell’assessorato alla Coesione Sociale, Sanità, Welfare, Integrazione e Cittadinanza del Comune in occasione della Giornata mondiale del rifugiato che si è celebrata sabato 20 giugno ed è stata istituita nel 2000 dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati per ricordare la condizione di milioni di persone in tutti i continenti costrette a fuggire dai loro Paesi e dalle loro case a causa di persecuzioni, torture, violazioni di diritti umani, conflitti.

Il programma della quarta edizione di “Terra d’asilo. Modena e l’accoglienza ai rifugiati” inizierà alle 18 nell’area Pernilla con l’incontro “Modi e forme dell’accoglienza”, nel quale verrà approfondito il tema della gestione dell’accoglienza dei richiedenti asilo e di come possa essere realizzata in modo efficace. Dopo l’introduzione dell’assessora al Welfare Giuliana Urbelli, interverranno Fausto Stocco, coordinatore del progetto Sprar (Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati) del Comune di Modena, Salvatore Bottari del Servizio stranieri Città di Torino, Progetto Rifugio Diffuso, e Francesco Ciafaloni, ricercatore nell’ambito del lavoro e dell’immigrazione. Alle 21 sul palco principale “Dammi rifugio” l’Associazione Voice Off presenterà il laboratorio di cinema documentario dal nome “Gimme shelter”, cui hanno partecipato richiedenti asilo e giovani modenesi, e sarà proiettato il video “On the mov(i)e” realizzato in gruppo.

L’iniziativa è aperta a tutta la cittadinanza, per informazioni è possibile rivolgersi al Centro Stranieri del Comune di Modena (tel. 059 2033414 – 3411, email centro.stranieri@comune.modena.it

IN CITTÀ ACCOLTE CON LO SPRAR 113 PERSONE NEL 2014

Ospitati altri 188 migranti (416 complessivamente in provincia) con l’operazione nazionale Mare Nostrum gestita dal Ministero dell’Interno e dalle locali Prefetture

Sono state 113 le persone accolte a Modena nel 2014 attraverso il progetto locale di accoglienza Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), attivo in città dal 2001, di cui 79 sono giovani di età inferiore ai 30 anni. Il progetto Sprar, attivo in Italia dal 2001, è composto dalla rete degli enti locali che, con il contributo delle realtà del terzo settore, realizzano interventi di accoglienza per quanti arrivano sul territorio italiano in cerca di protezione internazionale. L’accoglienza prevede che, attraverso una rete di servizi di orientamento e informazione, si accompagni la persona verso la riconquista di un’autonomia perduta, con l’obiettivo di incrementare le opportunità di integrazione. Il Comune di Modena mette a disposizione 65 posti di accoglienza, destinati a richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale che vengono accolti in 14 appartamenti dislocati in diverse zone della città, in cui le persone vivono in autonomia, seguiti dagli operatori del progetto. La permanenza media nell’ambito del progetto Sprar in città è di 6-8 mesi e i Paesi di provenienza sono prevalentemente Afghanistan, Mali e Siria. Dal 2014, inoltre, è attivo il Progetto Sprar della Provincia di Modena, che gestisce 33 posti di accoglienza in altri Comuni del territorio modenese.

Altra cosa, invece, è l’accoglienza dell’operazione Mare Nostrum, articolata su tutto il territorio nazionale e gestita a livello centrale, che vede anche l’intero territorio modenese contribuire all’ospitalità di persone accolte in Italia. Sono 188 i migranti ospitati a Modena (416 nell’intera provincia) nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum gestita dal Ministero dell’Interno attraverso le locali Prefetture.

Nel complesso i richiedenti protezione internazionale accolti nei diversi programmi di accoglienza nell’intero Paese sono circa 74 mila.