Fondazione_Marco_BiagiSono oltre cinquecento gli studenti Unimore che hanno manifestato il desiderio di compiere nell’anno accademico 2015/2016 un periodo di soggiorno all’estero attraverso il Programma Erasmus + per studio.

Per loro, per salutarli, ma anche che dargli la formale investitura di “Studenti Erasmus”, l’Ateneo ha organizzato una “Giornata Erasmus”, che si terrà lunedì 6 luglio a partire dalle ore 9.00 nell’Auditorium della Fondazione Marco Biagi (Largo Marco Biagi 10) a Modena.

Qui ad accoglierli troveranno alle ore 10.00 il Rettore prof. Angelo O. Andrisano, il Pro Rettore prof. Sergio Ferrari, Delegato d’Ateneo per le Relazioni internazionali e per i progetti di internazionalizzazione, ed il dirigente della Direzione Servizi agli Studenti dott. Paolo Grasso, i quali spiegheranno il valore di questa esperienza che stanno per intraprendere e l’importanza che l’università assegna alla mobilità internazionale nel completamento del progetto formativo dei propri iscritti.

“Come dimostrano anche i recenti dati forniti da AlmaLaurea sulla occupazione dei laureati – ha affermato il Rettore prof. Angelo O. Andrisano – queste esperienze di studio all’estero sono uno dei fattori che incidono fortemente sulla loro occupabilità. Si calcola che chi ha compiuto soggiorni di studio fuori dall’Italia ha un 20% di probabilità in più di trovare lavoro dopo il conseguimento del titolo. Per questo, negli ultimi anni, Unimore ha cercato di allagare la platea delle collaborazioni con università straniere, europee e non solo, e di promuovere tra i propri iscritti l’adesione a programmi di mobilità studentesca. L’attenzione a questo aspetto formativo, unito ad una valida ed efficiente didattica, all’intensificazione dei tirocini e stage, oltre che al potenziamento dei servizi, è premiato da eccellenti risultati occupazionali conseguiti dai nostri laureati, che ci pongono al vertice dei ranking nazionali in tutte le tipologie di corsi di studio. Viviamo in un mondo globalizzato, in un era dominata dal digitale, che anche per quanto riguarda il lavoro ha abbattuto i confini che restringevano la ricerca del posto all’ambito domestico. La libera circolazione di persone e di merci ci impone di fornire ai giovani strumenti ed opportunità per affermarsi sia nella vita che nella professione: le esperienze di studio all’estero sono senz’altro un necessario arricchimento della loro preparazione”.

Successivamente nel corso della mattinata, dopo gli indirizzi di saluto, saranno ex studenti Erasmus a raccontare della propria esperienza ed a presentare l’ESN – Erasmus Student Network. Prenderà, poi, la parola il dott. Antonio Sblendorio dell’Ufficio Mobilità studentesca di Unimore per fornire chiarimenti sugli aspetti finanziari ed amministrativi legati all’Accordo finanziario, ovvero al contratto di borsa di studio che gli studenti devono firmare prima della partenza e che sarà sottoscritto al termine della mattinata.

“I dati – afferma il Delegato del Rettore per i Rapporti Internazionali prof. Sergio Ferrari – sono davvero buoni, ma vogliamo puntare più in alto, assegnando a queste esperienze un valore strategico nella formazione dei nostri giovani. Per questo nei prossimi anni opereremo, da un lato, perché gli studenti in uscita abbiano l’opportunità di migliorare le loro conoscenze della lingua che si parla nel Paese ospitante e, dall’altro, perché gli studenti in ingresso, ed anche per gli studenti stranieri iscritti al nostro Ateneo, acquisiscano una maggiore famigliarità con la nostra lingua. In secondo luogo intensificheremo con gli Atenei stranieri lo scambio di conoscenze sui loro curricula formativi, affinché siano meglio valutati al fine del riconoscimento dei crediti gli esami che i nostri studenti sostengono all’estero ed anche per aumentare i corsi di laurea a doppio titolo o, auspicabilmente, a titolo congiunto. Un aspetto che mi piace sottolineare di questa Giornata è che lo studente impegnato in attività di internazionalizzazione viene posto al centro dell’attenzione da parte dell’Ateneo, che riconosce nello studente Erasmus l’ambasciatore di Unimore all’estero. Erasmus, molto più delle burocrazie dei singoli stati, sta contribuendo alla nascita di una vera cittadinanza europea ”.

 

L’Accordo Finanziario

Durante il loro soggiorno, che può variare da 3 a 12 mesi, gli studenti Erasmus riceveranno un contributo finanziario, erogato dalla Commissione Europea, destinato a compensare i costi di mobilità supplementari. Il contributo mensile varia in base al Paese di destinazione: è di 280,00 euro per mobilità verso Austria, Danimarca, Finlandia, Francia, Irlanda, Lichtenstein, Norvegia, Svezia e Regno Unito, ed anche verso la Svizzera, partner country, e di 230,00 euro per Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Cipro, Germania, Grecia, Islanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia, Spagna, Turchia, Bulgaria, Estonia, Ungheria, Lituania, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia, Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia.

In base alle disponibilità, Unimore sostiene il contributo della Commissione Europea con una borsa integrativa che potrà variare da un minimo di 20,00 ad un massimo di 130,00 euro, finanziata in parte dall’Ateneo e in parte dal “Fondo Giovani” del Miur.E’ previsto, inoltre, un contributo integrativo comunitario per gli studenti che provengono da contesti socio-economici svantaggiati, definito annualmente dall’Agenzia Nazionale Erasmus+ e così pure per gli studenti con bisogni speciali, connessi allo stato di disabilità.

 

Analisi partenti Unimore e mete

Il numero degli studenti in partenza, passati in un quinquennio da 362 nell’anno accademico 2010-2011 a 589 (+ 227, + 74,66%) nell’anno accademico corrente, fanno capire che i giovani di oggi – complice la crisi – sentono sempre più l’esigenza di farsi un’esperienza di studio all’estero per arricchire il proprio bagaglio culturale e formativo, usufruendo dei programmi Erasmus. Dopo anni di sostanziale stabilità in uscita (379 anche nel 2011/2012 e 373 nel 2012/213) ad iniziare dall’anno accademico 2013-2014 si è assistito ad un picco di interesse e in quell’anno lasciarono l’Italia in 469.

Per il prossimo anno accademico 2015-2016 sono pronti a fare la valigia in 539.

La destinazione più gettonata è da sempre la Spagna con 205 candidati (38,03%), seguita a lunga distanza dalla Francia (68, 12,62%), dalla Germania (64, 11,87%). Molto più distaccati seguono il Portogallo (27) ed il Regno Unito (22). Complessivamente le mete sono distribuite attraverso 27 paesi europei più la Turchia.

Gli studenti maggiormente coinvolti e desiderosi di approfittare di un’esperienza di studio davvero unica, sono i ragazzi iscritti al Dipartimento di Economia “Marco Biagi” con 128 partenti (23,75%) ed al Dipartimento di Studi Linguisti e Culturali 118 (21,89%). Più distanziati ci sono gli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia (61, 11.32%), del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” (58, 10,76%) e del Dipartimento di Comunicazione ed Economia (56, 10,395).

A livello di sedi la distribuzione vede in partenza 397 iscritti a corsi di laurea erogati a Modena e 142 iscritti a corsi attivi a Reggio Emilia.

Studenti stranieri in arrivo

Sempre più numerosa la comunità di studenti stranieri ospiti, che nell’arco dell’ultimo quinquennio ha visto aumentare gli arrivi a Modena e Reggio Emilia da 338, giunti nell’anno accademico 2010/2011, a 569 nell’anno accademico 2014/2015, con un incremento assoluto di + 231, pari a un + 68,34%. In questo caso la crescita è stata progressiva e costante, poiché è passata attraverso i 372 del 2011/2012, i 457 del 2012/2013 ed i 533 nel 2013/214.

In grande prevalenza a Unimore vengono a seguire corsi organizzati presso il Centro Linguistico d’Ateneo: 316 nell’ultimo anno (55,54%). Un buon numero è però accolto anche dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia (44, 7,73%), dal Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali (37, 6,50%), ma anche dal Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” (35, 6,15%) e, poi, dal Dipartimento di Economia “Marco Biagi” (32) e da quello di Comunicazione ed Economia (30) e di Giurisprudenza (29).

A livello di sedi si la stragrande maggioranza degli stranieri opta per corsi proposti a Modena (506, 88,93%), mentre 63 seguono corsi impartiti a Reggio Emilia (11,07%).