Paola-GuerzoniSabato 11 luglio, alle ore 11.30, negli spazi comunali del complesso R1 di via Marconi 30, a Campogalliano, verrà inaugurata la sede territoriale del Centro antiviolenza VivereDonna onlus, alla presenza delle operatrici volontarie e della sindaca e assessora alle Pari Opportunità dell’Unione Terre d’Argine Paola Guerzoni.

Pensato nel 2012, il progetto ha visto quest’anno la sua realizzazione attraverso la firma della convenzione con l’Unione Terre d’Argine in materia di contrasto alla violenza di genere, in linea con la Convenzione di Istanbul. All’interno del documento viene prevista anche l’apertura, in ognuno dei quattro Comuni dell’Unione TdA, di una sede territoriale del Centro antiviolenza.

Il servizio si rivolge alle donne di qualsiasi età che subiscono violenza e maltrattamenti. Viveredonna onlus fornirà un servizio gratuito di prima accoglienza e di sostegno all’uscita dalla situazione di violenza, attraverso colloqui individuali, consulenza legale, informazioni e collegamento con i servizi della rete operante sul territorio dell’Unione Terre d’Argine.

Il Centro antiviolenza di Campogalliano seguirà i seguenti orari di apertura: martedì dalle 9 alle 12, giovedì dalle 9 alle 12, martedì pomeriggio e sabato mattina su appuntamento.
È possibile contattare le operatrici chiamando i numeri 059.653203 – 333.4672782, scrivendo all’indirizzo viveredonna@gmail.com, oppure visitando il sito www.viveredonna.org e la pagina facebook Vivere Donna Onlus – Centro Antiviolenza.

“Il Comune”, spiega la sindaca Guerzoni, “è l’istituzione pubblica che s’interfaccia in modo più diretto e quotidiano con i problemi dei cittadini. Per questo abbiamo voluto fortemente la sede del Centro antiviolenza. Vogliamo trasmettere un segnale di attenzione e di sostegno concreto a quelle iniziative che operano con l’obiettivo della prevenzione e del sostegno alle vittime di violenza. Nessuna disposizione sanzionatoria, per quanto essenziale, può essere realmente efficace se non accompagnata ad un’articolata azione sul piano della prevenzione e del supporto, psicologico e materiale, alle vittime”.