La querelle tra i due Assessori di Modena e Reggio nell’Emilia non è dovuta al caldo, ma alla presa di coscienza di una scelta politica sbagliata.dovuta alla fretta ed a strani interessi di bottega.

La polvere depositata sotto il tappeto  è venuta fuori e bene ha fatto l’Assessore modenese..

Ancora una volta i Socialisti modenesi avevano visto giusto…..ci affidiamo  ai documenti ufficiali dell’epoca.

Nella primavera del 2011 i Socialisti modenesi emisero una nota sulla fucina dell’Ente Provincia   che insolitamente veva le “ braci “ accese alimentate da una strana fretta  politica.

Invitati, insieme ad altre forze politiche dell’allora maggioranza, in premessa si condivise la filosofia delle fusioni, incorporazioni , quando l’oggetto è il  pubblico interesse,  la riduzione di costi e le sinergie tra Enti .

Nel caso di specie, dicemmo, che  un intervento strutturale di tale portata avrebbe richiesto una solidarietà politica importante, preventiva.

Certe discrasie furono analizzate, ma la fucina era in funzione e non furono tollerate intromissioni ….il disegno era tracciato.

Lo squilibrio patrimoniale fu evidenziato

Il conto economico sofferente di Reggio e Parma era documentato.

La obsolescenza dei mezzi di trasporto era documentata ( media 15 anni )

Per noi la apprezzata volontà politica non era sufficiente ai Modenesi

Chiedemmo un intervento di riequilibrio patrimoniale da parte di Reggio e Piacenza in conto capitale..

Chiedemmo chiarimenti sul costo burocratico delle fusione determinato in 2 mln di euro.

Che dire degli strani patti parasociali per la gestione della società !

Le previsioni azzardate, la fretta e l’arroganza politica di un PD autosufficiente stanno producendo dei danni ai Modenesi.

Mario Cardone – Segretario Provinciale PSI Modena