Appennino_E_RIl turismo in Appennino sta vivendo un momento positivo. Nei fine settimana, in particolare, si arriva anche al ‘tutto esaurito’, mentre nel corso della settimana si assiste a qualche segnale positivo, ma nel complesso restano molti posti liberi. Un sondaggio a campione sugli alberghi dei comuni dell’Alto Appennino modenese (da Fanano a Fiumalbo) e di quello reggiano, svolta da Licom Lapam, conferma che c’è una riscoperta dell’Appennino, a causa in particolare di alcuni aspetti congiunturali.

“In primis questo momento moderatamente positivo è frutto del caldo afoso che sta perdurando in pianura – spiega l’associazione imprenditoriale – che sta facendo aumentare i pernottamenti, in modo particolare della clientela abituale, fatta di persone anziane e di chi da sempre sceglie l’Appennino per le proprie vacanze. A questo, però, si aggiungono almeno altre due cause. La prima è naturalmente la crisi, che comunque fa riscoprire destinazioni vicine e vacanze più corte, mordi e fuggi, come sono appunto i fine settimana. La seconda è la congiuntura internazionale, con mete che hanno perso appeal per diversi motivi, tanto è vero che un sondaggio nazionale di Confartigianato evidenzia come il 52% delle famiglie italiane scelgono la vacanza nel nostro Paese, un dato in crescita. Altro dato in crescita è quello degli italiani che scelgono su internet la propria meta, passato al 55%. Ebbene, i siti internet degli alberghi, oltre al passaparola, sono stati fondamentali anche per questo rimbalzo del turismo nel nostro Appennino e per le prenotazioni che sono in aumento”.

In pratica si fugge al caldo insopportabile, si allunga il periodo di vacanza, si scelgono destinazioni vicine e conosciute, tanto è vero che sono in aumento i turisti che erano clienti abituali in Appennino e che negli ultimi anni avevano scelto di passare altrove le proprie vacanze. In più funzionano gli eventi che richiamano migliaia di persone. Anche se…: “Anche se – prosegue Licom – occorre pensare a un coordinamento riguardo alle iniziative pensate e previste. Un esempio concreto è dato dalla Notte Bianca del Rock e dal campionato italiano di Downhill: entrambi hanno avuto un grande successo, talmente grande da far ‘collassare’ la capacità ricettiva della zona di Sestola e dintorni, dove era impossibile trovare posti liberi…”.

Circa il turismo degli stranieri, in aumento in tutto il territorio nazionale, sono da registrare flussi tutto sommato regolari in Appennino, numeri piccoli ma costanti. Sul fronte delle note dolenti, però, Licom aggiunge: “Il tema vero è che il turismo estivo si concentra in 45 massimo 60 giorni, un periodo troppo limitato per poter dare una continuità e l’ossigeno necessario agli operatori. I servizi e le strutture ci sono, è necessario lavorare come sistema per allungare i periodi di flussi turistici anche prima e dopo i due mesi di piena estate”.