consiglio-rueIl sindaco Francesco Tosi e il dirigente dell’area tecnica Roberto Bolondi, questa mattina, venerdì 31 luglio 2015, hanno presentato alla stampa i principali contenuti del RUE, il Regolamento Urbanistico Edilizio adottato ieri sera dal Consiglio Comunale di Fiorano Modenese. Dopo la pubblicazione prevista nella seconda metà di agosto, sarà possibile ai cittadini, per sessanta giorni, presentare le osservazioni con l’obiettivo di arrivare alla definitiva approvazione indicativamente a dicembre. In settembre l’amministrazione ha previsto di incontrare tecnici e cittadini per spiegare le linee del nuovo Regolamento.

Francesco Tosi ha descritto il Rue con due parole chiave: semplificazione e innovazione. Il percorso di semplificazione ha riguardato sia la struttura stessa del Regolamento,  ad esempio attraverso la riduzione degli ambiti, sia rendendo più facile la vita dei cittadini. L’innovazione è nella traduzione in norme di un nuovo modo di leggere il territorio e le sue esigenze che Roberto Bolondi ha sintetizzato con la definizione: rigenerazione urbana sostenibile.

In un comune dove più del 60% dell’edilizia risale al ventennio 1960-1980, l’attenzione deve porsi sull’esistente per promuovere la sua ‘rigenerazione’, ovvero il miglioramento strutturale antisismico e il risparmio energetico. Il Rue lo fa attraverso un sistema incentivante che comprende per l’edilizia esistente aumenti di superficie che possono arrivare al 40% in caso di demolizione e ricostruzione, attraverso fasi intermedie legati ad interventi strutturali e di miglioramento energetico. Per il sistema produttivo gli aumenti di superficie variano dal 10% al 25% in base agli interventi strutturali, alla rimozione dell’amianto e al miglioramento energetico. Si interviene anche con sconti fino al 50% degli oneri di urbanizzazione legati alla classe energetica dell’edificio e al miglioramento sismico.

Negli ambienti di lavoro e produttivi il Rue vuole tenere conto delle esigenze che mutano e rende possibile mix funzionali per accompagnare l’evoluzione da produttivo a terziario, così come pone attenzione alla zone agricole, introducendo facilitazioni che aiutino ad alimentare il presidio del territorio. Limita soltanto ad alcune zone produttive la possibilità di insediamento di attività per il gioco d’azzardo e le scommesse.