CastelnovoMontiSono iniziati i lavori in viale Enzo Bagnoli per il rifacimento dei marciapiedi, un intervento fortemente voluto dall’Amministrazione. Spiega l’Assessore alla Mobilità, Chiara Borghi: “L’intervento si ricollega alla necessità di rendere fruibili i marciapiedi di viale Bagnoli, che in precedenza presentavano molteplici ostacoli, anche a disabili in sedia a rotelle o comunque con difficoltà di deambulazione, e famiglie con passeggini o carrozzine. Rispetto a quanto indicato nel progetto esecutivo, approvato nel 2014, sono state apportate alcune varianti per recepire le migliorie offerte in fase di gara dalla stessa ditta aggiudicataria, per inserire materiali ritenuti più idonei anche in relazione al contesto esistente in altre zone di Castelnovo. Si è quindi optato per utilizzare, in continuità e coerenza con i marciapiedi già esistenti nella zona della rotonda dell’ospedale, i cosiddetti “autobloccanti”. Tale materiale è stato testato (dal 2006 presente in zona ospedale) nel tempo e offre garanzia di buona tenuta anche a temperature basse e spargimento del sale antighiaccio. Gli interventi di abbattimento dei platani eseguiti sono stati obbligati per risolvere la frequente mancanza di spazio per realizzare percorsi pedonali di larghezza sufficiente (120 cm con restringimenti localizzati), tenuto conto che non è possibile ingombrare il piano viabile della SS 63 e non è possibile allargarsi dal lato opposto della carreggiata per presenza di ostacoli fissi, come i muri di recinzione delle abitazioni. Inoltre eravamo anche nell’impossibilità di garantire la sopravvivenza degli alberi che fossero stati lasciati in loco, dovendo eseguire lavorazioni nelle adiacenze delle radici e dovendo costringere le radici a non produrre danneggiamenti dei marciapiedi che saranno ripristinati: ciò avrebbe richiesto la posa di eventuale rete metallica e relativi fissaggi”. Prosegue l’Assessore Borghi: “Nell’ambito dell’intervento saranno sostituiti e integrati alcuni allacci fognari ed idrici esistenti che hanno comportato la necessità di eseguire la demolizione dei vecchi pozzetti, la posa di nuove condotte e il rifacimento degli allacci. Si è scelta l’Impostazione progettuale di base di rispetto di una larghezza minima di 120 cm di tutti i percorsi pedonali interessati dall’intervento. Inoltre sarà esteso rispetto al progetto iniziale anche il rifacimento della pubblica illuminazione anche a un tratto centrale del viale, con un migliore confort visivo e garanzie di maggiore sicurezza in caso di scarsa visibilità. Si è infine optato anche per l’inserimento puntuale in corrispondenza di tutti gli attraversamenti pedonali di pavimentazione tattile ad alta visibilità”.

Altri lavori riguarderanno nei prossimi giorni anche Piazza Peretti. Spiega ancora l’Assessore Borghi: “Interverremo sulla pavimentazione della piazza, per una prima azione di manutenzione su strade e asfalti che proseguirà poi anche nei prossimi mesi su altri tratti che necessitano riparazioni. Nello specifico l’intervento in piazza Peretti riguarda anche la situazione dei tre storici ippocastani che mostrano segni di sofferenza. Sugli alberi di piazza Peretti infatti è stato effettuato recentemente un sopralluogo da parte del personale del Consorzio Fitosanitario Provinciale. Gli ippocastani (in particolare il terzo) soffrono di un bruciore non parassitario, una fisiopatia tipica di alberi in ambiente urbano. Questa problematica è dovuta al gran caldo estivo, in particolare del mese di luglio, che si protrae anche di notte a causa del calore che sale dalla pavimentazione della piazza e dai muri delle case circostanti, e non permette alla pianta di disperdere e dissipare il calore accumulato di giorno. Le foglie pertanto iniziano a diventare rosse dal bordo esterno fino a cadere come se fosse autunno.  La terza pianta è quella che ne soffre di più in quanto è sempre stata la più debole e meno rigogliosa e con presenza di funghi radicali: la pianta presenta infatti già delle nuove gemme e a seguito della caduta delle foglie ripartirà con un nuova stagione vegetativa e una nuova fioritura, che ovviamente è un fatto assolutamente negativo in autunno perché non rispetta il ciclo vegetativo della pianta in vista dell’inverno. L’acqua alla base del tronco non risolve il problema anche perché le radici potrebbero essere lontane da quel punto: per aiutare il raffreddamento andrebbe al massimo “nebulizzata” dall’alto, cosa ovviamente poco fattibile. Al fine di provare a salvare gli alberi la soluzione ideata è di allargare le aiuole sotto gli stessi, eliminando parte della pavimentazione con recupero di un po’ di terreno aperto, e cercare di eliminare anche  il cemento che probabilmente è presente fin verso il tronco. In questo modo dovremmo aiutare gli alberi ad avere un habitat più adatto e ad un maggior “respiro” e rinfrescamento in estate. In contemporanea si proverà a fare, come negli anni passati, delle infiltrazioni di micorrize a livello delle radici per cercare di fornire alle piante un po’ di elementi nutritivi, sia quest’autunno che la prossima primavera”.