Ospedale-MirandolaUn percorso partecipativo ampio e condiviso, che vedrà il coinvolgimento attivo di cittadini, operatori della sanità, enti e associazioni del territorio. È questa la strada tracciata da una delibera della Giunta di Mirandola, che recepisce i contenuti di un ordine del giorno approvato in Consiglio. La Giunta ha deciso di attuare il percorso partecipativo attraverso una serie di azioni, tra le quali: iniziative pubbliche aperte al contributo dei cittadini, sia nel capoluogo che nelle frazioni; svolgimento di specifici incontri con gli operatori del settore socio-sanitario, con le associazioni di categoria, con le organizzazioni sindacali e con le associazioni di volontariato; diffusione delle informazioni tramite diversi canali e strumenti disponibili (stampa, web, istituti scolastici, esercizi commerciali, associazioni, ecc.); informazione e raccolta delle opinioni dei cittadini attraverso il periodico “l’Indicatore Mirandolese” e i canali tematici gestiti dall’ente, in particolare il sito Internet istituzionale e la pagina Facebook del Comune. Il percorso, già iniziato a luglio, si concluderà entro il mese di ottobre 2015. «È giusto arrivare al confronto con Usl, Regione e altre istituzioni con un progetto partecipato e una proposta ampiamente condivisa da tutto il territorio dell’Area Nord. – commenta il Sindaco Maino Benatti – Il nostro ospedale deve guardare avanti e su questo chiediamo precise garanzie agli enti preposti. Il Santa Maria Bianca deve essere ulteriormente qualificato e arricchito con nuovi servizi e deve essere organizzato in modo da rispondere alle esigenze dei pazienti. – prosegue il primo cittadino – Il punto nascita sarà inaugurato in autunno; si continuano i lavori per la ricostruzione, progettando spazi per la lungodegenza e la casa della salute; si valorizzerà la struttura di Citopatologia; si specializzerà ulteriormente la chirurgia ortopedica; c’è la disponibilità a verificare, da parte della regione, la fattibilità di un ospedale unico tra Carpi e Mirandola; saranno attivati diversi interventi per accorciare le liste d’attesa, anche facendo lavorare al meglio l’area chirurgica; a mesi si inaugurerà la nuova sede dell’Avis. Tra le innovazioni da introdurre nei servizi sanitari dell’Area Nord c’è anche l’istituzione dell’Hospice, su cui stiamo lavorando. Il tutto mantenendo un filo diretto con la cittadinanza, che potrà esprimere ampiamente il proprio punto di vista».