La Filcams/Cgil di Modena esprime preoccupazione per le sorti della BBS Spa, storica azienda commerciale di San Cesario sul Panaro, leader nel mercato del largo consumo e dei prodotti per il party che, da diversi anni, sta vivendo una profonda crisi. Una crisi gestionale che ha origine nel passato e sta mettendo a serio rischio l’occupazione dei circa 50 lavoratori attualmente impiegati, ai quali si aggiungono anche i circa 20 lavoratori della cooperativa Futurlog che ha in appalto il magazzino.

Già dalla fine del mese di luglio è attivo l’accordo di cassa integrazione guadagni straordinaria che si affianca alla procedura di concordato in continuità avviata agli inizi di luglio dalla nuova proprietà, un Fondo di investimento che ha acquisito a giugno l’azienda al fine di poter definire una strategia di rilancio aziendale.

“Abbiamo rilevato fin da subito la disponibilità del nuovo management ad avviare un percorso che salvaguardi anche l’occupazione attraverso l’apertura della CIGS per evitare drastiche riduzioni del personale in attesa dell’ammissione al Concordato – afferma Rosa Dammicco della Filcams/Cgil  – ora ci auguriamo però che anche il concordato possa andare a buon fine”.

Derivando il problema di BBS SpA dalla precedente governance, e non da una congiuntura di mercato, sindacato e lavoratori si augurano che il nuovo management riesca a ridare slancio all’attività aziendale, in modo da poter garantire i posti di lavoro.

Fondamentale sarà a tal proposito per oltre 50 famiglie, gravitanti per lo più sui comuni di Castelfranco Emilia e San Cesario sul Panaro, il ruolo del Tribunale e degli organi della procedura di concordato ai fini della salvaguardia dell’attività e dell’occupazione.