cucino_ergosumIn uscita oggi  in anteprima assoluta al Bookiosk di Piazza Matteotti a Modena, libreria Mondadori di Sassuolo, Libreria Incontri di Sassuolo Un libro perfetto per questi tre prossimi giorni dedicati alla filosofia.

Cucino ergo sum. Che ne sai tu di un campo di fave? di Carlo Vanni & Eliselle

il 23° titolo della collana “I quaderni del Loggione”, Libri gustosi per palati intelligenti – Damster edizioni, Modena, Italy

Siete inseguiti da una folla di nemici che vogliono la vostra pelle e vi trovate di fronte ad un campo di fave: che fate, attraversate o vi fate fare a tocchetti? La risposta non è così scontata; Pitagora, ad esempio, al vostro posto avrebbe compiuto una scelta suicida. Il perché, nessuno lo ha ancora capito; forse, invece di appellarsi  ad astruse credenze mistiche, era semplicemente scemo. Seneca, era saggio come sembrano dire gli scritti che ci ha lasciato? Epicuro era davvero il libertino godereccio dal quale ci hanno messo in guardia? Come faceva Montaigne a dissetarsi col salame? Schopenhauer era o no vegetariano? Perché Rousseau rubava i grissini,  e come faceva Kant a diventare all’improvviso gioviale?

La storia dei filosofi e delle loro filosofie contiene molti gustosi aneddoti  che ci avvicinano a queste personalità dalle quali scaturivano tanti incredibili pensieri, facendoli compatire, comprendere ed amare nella loro dimensione umana.  Perché la filosofia si può imparare lungo infinite ore sui banchi di scuola, oppure con un bel piatto di pastasciutta ed un bicchiere di vino davanti: noi preferiamo la seconda opzione. E voi?

 

Formato – 14×20

Pagine – 150

ISBN – 978-88-6810-219-7

Prezzo – 9,00?

 

È il caso di dirlo? Le storie che si intrecciano tra filosofi, filosofie e cucina naturalmente non si esauriscono con queste nostre righe, che non possono per forza di cose essere esaustive. A voler riempire una mezza Enciclopedia, si potrebbe parlare dei cornflakes di Wittgenstein come del fagiano andato a male di La Mettrie, dei bolliti di Freud e della guerra alla pastasciutta di Marinetti, della mela di Hume, della birretta di Bauman e del cetriolo di Democrito (senza indulgere in facili doppi sensi), ma poi ci ritroveremmo con la Nausea di Sartre. Per cui, se non vogliamo sfornare un mattone grosso come il Signore degli Anelli, chiudiamo qui questo bel gioco.

Circa le fonti, imprescindibile è stato il simpatico libro di Michel Onfray, Il ventre dei filosofi, dal quale abbiamo preso le mosse per esplorare l’argomento; di lì ci siamo allargati alle fonti originali e ai biografi più importanti.

Vale a dire, per l’antichità è impossibile evitare quelle vecchie comari di Plutarco, Giamblico, Diogene Laerzio, Plinio il Vecchio, Erodoto e Aulo Gellio; Aristotele, Platone, Cicerone, Marco Aurelio e Seneca hanno parlato abbondantemente di se stessi e degli altri (La Repubblica, Le Leggi, Consolazione alla madre Elvia, Lettere a Lucilio, La tranquillità dell’animo, La brevità della vita, le Memorie); poi frammenti vari in Catone, Eraclito, Senofane, Ovidio, Petronio Attico, le Lettere a Meneceo di Epicuro ed altro.

I Medievali anch’essi non hanno lesinato le parole, vedi ad esempio Tertulliano o Tommaso d’Aquino. Nietzsche si è ben descritto nei suoi enormi epistolari (pubblicati in Italia da Adelphi) e nell’Ecce Homo, e  Montaigne nei suoi necessari Saggi. Su Kant ed Hegel, su Schopenhauer, su Marx, sono state scritte numerose e completissime biografie, una vale l’altra, basta leggerne sei o sette come abbiamo fatto noi. Per tutto il resto, non c’è nulla che tre o quattro dozzine di enciclopedie e di testi di storia e di filosofia non riesca a raccontarvi.

Abbiamo volutamente, quando appena possibile, evitato di addentrarci nei meandri delle singole posizioni filosofiche e delle diatribe tra di esse, come abbiamo accuratamente evitato gli spiegoni, il gergo tecnico, le puntualizzazioni, insomma, tutte quelle cose che normalmente vi hanno sempre tenuto alla larga dalla Filosofia come se si trattasse di qualcosa a metà tra lo scarto fognario, la minaccia di un ictus e i resti radioattivi di un esperimento atomico mal riuscito.

Quello che volevamo fare era ridurre tutto questo gran pensare ad una dimensione nella quale ci rendessimo tutti conto che si trattava pur sempre di esseri umani, colti nell’atto di una delle cose più umane, e condivisibili, che ci siano: mangiare. Speriamo di esserci riusciti.

GLI AUTORI

Carlo Vanni

Carlo Vanni è nato nel ’68 a Reggio Emilia, dove risiede e lavora come impiegato. Collabora regolarmente dal 2001 con articoli, inchieste, rubriche e sondaggi a settimanali e quotidiani locali; ha partecipato ad alcuni concorsi letterari con racconti e ha pubblicato per Sperling&Kupfer “50 modi per farsi lasciare”. Dottore in Sociologia, Consulente e Life Coach, tiene ad imprenditori e privati corsi di Comunicazione e di Marketing e scrive per il Web, oltre a gestire assieme a Massimo Dallaglio, socio e co-ideatore, il sito di storie sul cibo Gastrolabio. Ha fondato nel 2012 la corrente filosofica Pensiero Negativo, della quale è orgoglioso portavoce.

 

Eliselle

Eliselle è nata a Sassuolo, è laureata in Storia Medievale e lavora come libraia. Ha al suo attivo i romanzi Laureande sull’orlo di una crisi di nervi (2005, Fabrizio Filios Editore), Nel paese delle ragazze suicide (2006, Coniglio Editore) e Ecstasy love (2007, Eumeswil). Ha scritto il romanzo storico Francigena – Novellario a.D. 1107 (2007, Fabrizio Filios Editore) con Sorrentino e Covili. I suoi romanzi sono Fidanzato in affitto (2008, Newton Compton), Le avventure di una Kitty addicted (2010, LeggerEditore), il noir La fame (Miraviglia Editore, 2011), la commedia agrodolce Amori a tempo determinato (2013, Sperling & Kupfer), il noir Fiabe dall’Inferno (Meme Publisher, 2014). Nel 2015 ha pubblicato Il romanzo di Matilda (Meridiano Zero) sulla figura di Matilde di Canossa, firmandolo col suo come e cognome. È uscita con la guida Centouno modi per diventare bella, milionaria e stronza (2010, Newton Compton) ed è presente in numerose antologie. Il suo sito personale è www.eliselle.com