Gardenia-Orchidea-GoogleIl consigliere regionale della Lega Nord, Stefano Bargi, giudica la situazione venutasi a creare a Fiorano come importante per le istituzioni e si interroga sulla volontà della Giunta Regionale di interessarsi al problema. L’azienda “Gardenia Orchidea”,  fiore all’occhiello in materiali pregiati per l’edilizia, ha visto i suoi 280 operai iniziare uno sciopero, che segue una lunga fase di scelte difficili.  L’azienda ha presentato al Tribunale fallimentare una procedura di concordato preventivo in bianco. La crisi della Gardenia Orchidea, sottolinea Bargi, nasce nel 2013, quando il piano industriale per il rilancio del colosso prevedeva un rinnovo della fabbrica per la produzione di grés porcellanato. L’andamento del mercato e una serie di circostanze, oggi hanno portato alla situazione contingente. «La richiesta di concordato è stata avanzata – sottolinea Bargi – repentinamente e senza informare i dipendenti, i quali, per il momento, si ritrovano senza stipendio. Parliamo di 280 persone.» Bargi preannuncia un’interrogazione all’Assemblea legislativa, volta a capire se la Regione «si è interessata di questa crisi aziendale – spiega il consigliere modenese del Carroccio – e intenda rendersi parte attiva e avviare un tavolo di confronto per superare la situazione di crisi lavorativa, che peserebbe in modo drastico su tutta la collettività del distretto ceramico. Tengo a fare, però, presente, assieme al mio gruppo consigliare, che le imprese sono sempre più schiacciate da una fiscalità assurda e non competitiva a livello europeo. Il risultato è che o chiedono di fallire o si trasferiscono all’estero, con danni enormi all’indotto ed alla comunità. Servono iniziative, anche a livello regionale, per stimolare gli investimenti e le assunzioni con incentivi fiscali. Altrimenti saremo sempre costretti a correre ai ripari in situazioni simili a quella venutasi a creare a Fiorano.»

 

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