Polfer-Stazione-BolognaL’attività di vigilanza e controllo a bordo dei treni e nelle stazioni ferroviarie effettuata dal personale della Polizia di Stato in servizio presso il Compartimento Polizia Ferroviaria Emilia Romagna ha condotto,  nel corso delle ultime 48 ore, rispettivamente all’arresto ed alla denuncia di due abituali frequentatori della Stazione, entrambi con svariati precedenti penali e di Polizia, ed all’identificazione, nel territorio regionale, di 522 individui (333 connazionali e 189 stranieri).

In particolare una pattuglia di Agenti del Settore Operativo in serv1z10 di vigilanza, su segnalazione di una Guardia Giurata a sua volta allertata da un pulitore, interveniva nella hall della stazione Alta Velocità, traendo in arresto P.D., di origine campana, classe 1976, sorpreso subito dopo aver forzato la serranda e la cassa del bar “Autogrill”, con due pinze di acciaio. Allo stesso, oltre agli oggetti utilizzati  per  lo scasso, veniva  sequestrato anche un martello frangivetro che gli Agenti trovavano  occultato all’interno dello zaino che l’arrestato portava a tracolla. Alla successiva udienza di convalida dell’arresto per  i  reati  di  tentato furto  aggravato  e  possesso  ingiustificato  di  arnesi  atti  allo  scasso,  lo stesso è stato condannato alla pena di mesi 4 di reclusione, 300 euro di multa, ed alla misura cautelare del divieto di dimora in Bologna e provncia.

Un’altra pattuglia, a seguito di una segnalazione di minacce subite da un addetto alle pulizie della stazione, ha individuato e controllato D.G., foggiano del 1966, con precedenti per reati contro il patrimonio e gli stupefacenti il quale, durante l’identificazione, mostrava evidenti segni di nervosismo. Insospettiti dall’atteggiamento del soggetto, gli Agenti procedevano ad un più approfondito controllo, ed all’interno dello zaino in suo possesso venivano rinvenuti numerosi oggetti, poi sottoposti a sequestro, quali una catena in ferro di circa 80 cm, un’asta in metallo di circa 40 cm, due chiavi inglesi, una chiave esagonale ed un grosso giravite.

Interpellato in merito alle minacce, il fermato dichiarava di aver avuto un alterco con un addetto alle pulizie e di aver utilizzato la catena in metallo per difendersi. Di conseguenza la vittima veniva invitata a formalizzare appena possibile quanto accaduto, ed il fermato veniva quindi denunciato in stato di libertà per i reati di “possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli e possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere”.