Silvana-Casale“La ricetta elettronica che ha rappresentato nella sua introduzione un notevole avanzamento e un’indispensabile occasione di ammodernamento e di semplificazione della dispensazione dei farmaci ai cittadini, sta purtroppo rivelando nel tempo,  a livello tecnico-informatico intoppi che ne rendono difficile, se non impossibile l’utilizzo da parte delle farmacie, con un conseguente grave disservizio nei riguardi dei cittadini”.
Le parole di Silvana Casale, Presidente di Federfarma Modena, giungono dopo una serie di circostanze che hanno raggiunto il culmine in questa ultima settimana e che hanno visto la dispensazione dei farmaci attraverso ricetta elettronica divenire sempre più complessa a causa di continui black out del sistema di raccolta dati da cui dipende l’effettiva emissione della ricetta e il conseguente via libera per il farmacista alla dispensazione.

L’impianto informatico che sta dietro al sistema della ricetta elettronica dipende, per l’Emilia Romagna, dai sistemi SAR e SAC, centri di accoglienza dati, l’uno regionale, l’altro nazionale verso cui si convogliano le richieste dalle farmacie. Solo nell’ultima settimana, nelle giornate di sabato 31 ottobre, lunedì 2 novembre, mercoledì 4 e da ultimo venerdì 6 novembre il sistema informatico si è bloccato, tanto da impedire la dispensazione dei farmaci, con la conseguenza di lunghe attese e notevoli disagi per i cittadini e per le farmacie dell’intera regione (sono oltre un migliaio) che si sono trovate a dover rifiutare o a sopperire in qualche forma, ad un grave disservizio di cui sono anch’esse vittime.

E’ per il perdurare di tali difficoltà, già precedentemente segnalate, che questa mattina (venerdì 6 novembre), da Federfarma Regionale è stata inviata alla Regione Emilia Romagna una presa di posizione dell’Associazione in cui si stabilisce che, davanti a blocchi del sistema informatico i farmacisti “declassaranno le ricette elettroniche in ricette rosse”. Ciò significa che le farmacie, al solo scopo di evitare disagi e fronteggiare i comprensibili reclami dei cittadini, gestiranno la dispensazione dei farmaci tornando al vecchio sistema manuale secondo le pratiche precedenti alla ricetta elettronica: si farà quindi a meno della rapidità del servizio e della tracciatura del farmaco dal medico al paziente in tempo reale.

La scelta – ha concluso Silvana Casale – che anche Federfarma Modena ha pienamente condiviso, auspichiamo che sia da stimolo affinchè i problemi tecnici che impattano sulla gestione del sistema della ricetta elettronica vengano a breve superati per il ritorno ad un servizio certo, continuo e di qualità all’utente finale, cioè il cittadino”.