lavori-ex--bellentaniSono finalmente cominciate le operazioni di bonifica del cemento-amianto presente nell’area dell’ex stabilimento Bellentani di Massa Finalese, struttura fortemente danneggiata dal terremoto e in stato di abbandono da ormai più di 40 anni. Una bonifica di grandi dimensioni che si sta quantificando in corso d’opera, poiché la stima della presenza di eternit era stata fatta solamente con sopralluoghi esterni, a causa dell’estrema pericolosità dell’edificio. Solo ora con l’intervento dell’impresa che si è aggiudicata il bando regionale e grazie alle sue attrezzature si possono valutare esattamente le migliaia di metri quadrati di coperture in eternit da rimuovere e le diverse centinaia di metri cubi di macerie contenenti amianto da inviare allo smaltimento.

“È una notizia importante e bella per il nostro territorio e premia un lavoro durato anni a contatto con la Regione che ringraziamo – dice l’assessore all’Urbanistica e Attività Produttive del Comune di Finale Emilia, Angelo d’Aiello -. Quel sito presenta diverse problematiche ambientali che già abbiamo cominciato ad affrontare dopo il sisma e che ora con questo intervento finanziato dalla Regione iniziano a trovare una buona soluzione”. Anche se il problema dell’ex Bellentani non è solo l’eternit da rimuovere ma un degrado complessivo dell’area, sul quale per intervenire è necessaria una volontà di collaborazione da parte del custode giudiziale che gestisce il fallimento della società proprietaria. “Questo è un primo passo molto positivo – prosegue d’Aiello – concluso il quale dovrà essere fatta un’ulteriore verifica ambientale, anche se la pericolosità statica dell’immobile impedisce un’analisi puntuale all’interno ed alla base. Aggiungo una riflessione che ci impegna nel futuro: le aste di vendita sono sempre andate deserte e difficilmente senza l’intervento di un ente pubblico la questione si risolverà; il pubblico sta investendo per tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini, inoltre, nei decenni trascorsi, il Comune ha maturato dei crediti nei confronti della proprietà in liquidazione, curata da un custode giudiziale. L’area della Bellentani andrebbe restituita ai massesi”.