Rafforzare i processi di coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni di governo dei territori, per arrivare a una nuova democrazia partecipata. E’ l’obiettivo che si danno L’Assemblea legislativa e i Consigli comunali dell’Emilia-Romagna, lavorando insieme alla revisione della legge regionale 3/2010 (Norme per la definizione, riordino e promozione delle procedure di consultazione e partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali), che in questi anni ha permesso la nascita di numerose esperienze partecipative ma che ora deve diventare ancora di più lo strumento per la rappresentanza e la partecipazione di una società che cambia a velocità prima sconosciute.

Di partecipazione e dell’esperienza della Regione Emilia-Romagna e degli enti locali si è parlato nel pomeriggio di ieri a Bologna a un convegno svoltosi nella Sala Tassinari di Palazzo d’Accursio, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio comunale di Bologna, dell’Assemblea legislativa regionale e dell’Anci Emilia-Romagna.

“E’ emersa la necessità di avviare un percorso condiviso di revisione della legge 3 del 2010- spiega Leonardo Draghetti, direttore generale dell’Assemblea legislativa e Tecnico di garanzia della partecipazione della Regione, presente al convegno- e con la presidente del Consiglio comunale di Bologna, Simona Lembi, che è anche coordinatrice regionale della Conferenza dei Consigli comunali Anci, si è convenuto sul bisogno di creare per questo una rete che coinvolga i Consigli comunali, e quindi i consiglieri, così come i tecnici. Una rete che valorizzi le esperienze partecipative nate e maturate in questi anni grazie alla legge regionale, che, è stato riconosciuto da tutti, è stata una buona legge, che ha portato a risultati positivi. Ancora- prosegue- ci si è detti d’accordo sul fatto che i Consigli comunali devono vedere accresciuto il loro ruolo autonomo e l’efficacia della loro azione, una presenza che dovrà potersi misurare proprio sul terreno della democrazia partecipata, nel quale, rispetto alla legge regionale, vanno colmati i vuoti di un approccio forse troppo nozionistico, per calare ancora di più la legge nella realtà”.

“Migliorare la legge sulla partecipazione- afferma Simonetta Saliera, presidente dell’Assemblea legislativa regionale- vuol dire rafforzare la rappresentanza e la partecipazione come strumenti di governo condiviso dei territori, con una presenza forte dei cittadini e dei soggetti organizzati. L’Assemblea legislativa e i Consigli comunali, organismi elettivi e quindi i primi interlocutori con cui fare rete, intendono collaborare in questo percorso di revisione, ovviamente insieme alla Giunta regionale e agli esecutivi comunali”.

“Partecipazione e rappresentanza sono aspetti molto importante per la vita della nostra democrazia e la tenuta della coesione del nostro tessuto sociale- sottolinea la presidente del Consiglio comunale di Bologna, Simona Lembi-. La scelta dell’Assemblea regionale e della sua presidente Saliera di implementare la legge regionale 3/2010 è molto positiva- conclude- perché coinvolge la vita dei Consigli comunali. Le assemblee elettive sono il sale della democrazia”.