spaccio-drogaQuesta mattina, intorno alle 5, gli agenti del Comando di Polizia municipale hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di N.S., un cittadino di origine marocchina di 31 anni, domiciliato in via Turri, per detenzione e cessione di sostanza stupefacente, cioè cocaina.

L’uomo aveva ingegnato un metodo davvero particolare per vendere la droga: si serviva infatti le cassette delle lettere vuote del civico 35 di via Turri, usandole come deposito per lo spaccio al dettaglio, mentre il grosso della cocaina era al sicuro, nascosto tra i vestiti della sua cantina, al civico 39. Pensava, così facendo, di aver ideato una tattica di spaccio a prova di indagine. L’uomo è stato invece arrestato, grazie anche alle segnalazioni di molti residenti, che nei giorni scorsi avevano documentato, con un’accurata indagine di “vicinato”, le mosse del giovane marocchino. Secondo quanto appreso dagli agenti, gran parte della droga rimaneva nascosta all’interno di un ammasso di vestiti nella cantina dell’appartamento della sorella, dove N.S. viveva: le dosi pronte alla vendita venivano invece infilate nelle cassette della posta inutilizzate del vicino civico 35. L’uomo si era infatti impossessato della chiavi di alcune buche delle lettere e, una volta infilate le dosi nelle cassette, nascondeva le chiavi lungo il muretto divisorio che collega il complesso residenziale di via Turri. I compratori, dopo aver pagato, ritiravano la chiave e si rifornivano dalla cassetta corrispondente.

Grazie alla corposa documentazione consegnata alla procura della Repubblica di Reggio Emilia, il sostituto procuratore Valentina Salvi ha autorizzato la perquisizione dell’appartamento dove l’uomo risultava domiciliato. Il blitz, scattato all’alba, ha permesso al Nucleo antidroga, supportato anche da altri agenti del reparto di Pronto intervento, di arrestare N.S.: l’uomo, infatti, nascondeva in cantina oltre 90,491 grammi di cocaina, mentre altri dieci grammi sono stati ritrovati nelle buche delle lettere del civico 35, divisi in 12 bustine pronte alla vendita. Grazie anche all’aiuto del naso di Duca, cane antidroga dell’unità cinofila della “Matildica – Val Tassobbio”, sono stati così ritrovati un totale di 100,297 grammi di sostanza stupefacente.

Nell’abitazione dell’uomo sono stati inoltre trovati anche 690 euro in contanti, un cellulare e un bilancino di precisione.

In mattinata l’arresto dell’uomo è stato convalidato dal giudice del Tribunale di Reggio Emilia: rimarrà agli arresti domiciliari in attesa del processo fissato per il prossimo 7 gennaio.