L’Arma dei carabinieri commemora oggi la patrona “Maria Virgo Fidelis” e celebra il 74° anniversario della battaglia di “Culqualber” nonchè la “Giornata dell’orfano”.

Alla funzione tenutasi stamane in Duomo  ed officiata dal S.E. il Vescovo di Modena, erano presenti le massime Autorità cittadine nonché una rappresentanza degli Allievi Ufficiali dell’Accademia Militare e dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Anche il sindaco di Modena Muzzarelli ha partecipato alla santa messa. Con la sua presenza il sindaco, al di là del cerimoniale, ha voluto testimoniare la vicinanza della città e delle istituzioni al prezioso lavoro costante e incessante dei militari dell’Arma a difesa dei cittadini e della democrazia.

“La presenza quotidiana dei carabinieri sul territorio – sottolinea Muzzarelli – il loro lavoro al fianco delle altre Forze dell’ordine per la sicurezza di tutti noi è fondamentale per la nostra vita di cittadini liberi, specialmente in momenti come questi. E quel lavoro di ogni giorno vale ed è premessa necessaria al raggiungimento di importanti successi nelle indagini e nelle operazioni più evidenziate. Come Amministrazione- – conclude il sindaco – faremo sempre tutto quanto possibile, in collaborazione con il Prefetto di Modena che coordina il Tavolo sulla sicurezza, nell’ottica di un impegno sempre più coordinato di tutte le Forze coinvolte, con l’obiettivo di garantire ai cittadini le condizioni di un vivere sereno e civile, che è patrimonio e valore della nostra comunità”.

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Il patronato mariano sull’Arma fu promulgato l’11  novembre 1949 da Papa Pio XII su proposta unanime dei cappellani militari. La madre di Gesù divenne così la patrona dei carabinieri con il titolo di “Virgo Fidelis”, quale simbolo della tradizionale fedeltà dell’arma alla patria e al dovere.

La battaglia di Culqualber, combattuta dal 6 al 21 novembre 1941 in Abissinia, vide protagonista il Primo battaglione carabinieri reali, mobilitato in terra d’Africa nel corso del ii conflitto mondiale. Per quel fatto d’arme fu conferita alla bandiera dell’Arma la seconda medaglia d’oro al valore militare. Analoga onorificenza – alla memoria – fu conferita anche al comandante del battaglione, maggiore Alfredo Serranti, caduto nell’azione insieme ai suoi carabinieri. Altre numerose ricompense  vennero concesse alla memoria dei caduti e dei pochissimi superstiti.

Nella “Giornata dell’orfano”, infine, i carabinieri rivolgono un ideale abbraccio agli orfani dei propri caduti, assistiti e confortati dall’Opera meritoria dell’Anaomac (opera nazionale assistenza orfani arma carabinieri).