Immagine-cassonetti-FormigineLa “Settimana europea per la riduzione dei rifiuti” (21/29 Novembre 2015) è l’occasione rilanciare l’attenzione anche a livello locale sul tema rifiuti, che come è noto comporta pesanti impatti ambientali ed alti costi economici che ricadono su cittadini e imprese attraverso la Tari.

Essendo la “riduzione alla fonte” dei rifiuti prodotti l’obiettivo prioritario – previsto anche dalle normative e dai piani vigenti – crediamo che gli enti locali, le aziende del territorio e le attività commerciali debbano adottare azioni concrete in questa direzione.

Siamo consapevoli che le azioni più incisive andrebbero assunte a livello statale/regionale e in fase di produzione e distribuzione dei prodotti, ma questo non toglie che si possa e si debba intervenire anche a livello locale adottando tutti i provvedimenti per quanto di propria competenza.

 

Chiediamo pertanto ai comuni del comprensorio di attivarsi per concretizzare le seguenti azioni concrete che favorirebbero la riduzione alla fonte dei rifiuti:

1.      Mense scolastiche e mense pubbliche. Per i plessi in cui non è già stato fatto, eliminazione dell’usa e getta e sostituzione con piatti, bicchieri e posate lavabili e riutilizzabili. Sostituzione dell’acqua minerale in bottiglia di plastica con “acqua del sindaco”

2.      Case dell’acqua. Ulteriore diffusione delle case dell’acqua, che si sono rivelate utili sia per la riduzione degli imballaggi in plastica che per consentire un risparmio sulle spese per le famiglie, con l’obiettivo di averne una per ogni frazione. Ricordiamo che l’investimento per queste strutture è relativamente modesto e potrebbe essere ridotto/azzerato ricorrendo a sponsorizzazioni.

3.      Porta a porta. Prevedere nel futuro bando per l’affidamento del servizio di smaltimento dei rifiuti la raccolta “porta a porta” in quanto – come dimostrato da numerose esperienze in molte regioni italiane – è il sistema migliore per incentivare la riduzione dei rifiuti, massimizzare quantità e qualità della raccolta differenziata e consentire maggiore equità nel pagamento della Tari. Riteniamo in ogni caso doveroso ricordare che sono i comuni (e non Hera) che dovrebbero assumersi la responsabilità di decidere obiettivi e modalità di raccolta.

4.      Riutilizzare. Promuovere, in accordo con l’associazionismo, spazi per il riutilizzo/scambio presso tutte le stazioni ecologiche sulla base delle positive esperienze attive in diverse realtà della nostra provincia;

5.      Ecofeste. Incentivare nelle feste, sagre e manifestazioni l’utilizzo di piatti e bicchieri lavabili e riutilizzabili e/o biodegradabili, sulla base delle esperienze in atto in diverse realtà, concedendo il patrocinio comunale solo previa sottoscrizione e verifica di impegni concreti per la riduzione/eliminazione dell’usa e getta e ad effettuare la raccolta differenziata;

6.      Coinvolgere aziende ed attività commerciali del territorio, promuovendo l’adesione volontaria ad un documento di impegni ed azioni concrete per la riduzione dei rifiuti ed il risparmio di materiali ed energia;

7.      Pannolini lavabili. Incentivare e promuovere l’utilizzo dei pannolini lavabili, sull’esempio di quanto fatto da diversi comuni italiani, ricordando che i pannolini costituiscono una frazione significativa dei rifiuti non riciclabili da smaltire.

8.      Sensibilizzare. Continuare ed incrementare le azioni di sensibilizzazione sul tema, rivolte sia alle scuole che alla intera cittadinanza.

 

(Circolo Legambiente “Chico Mendes” Formigine)