Dallalto-2014@-francesca-sara-cauliA  Bologna si festeggia l’arrivo del nuovo anno in Piazza Maggiore con Carl Barat (The  Libertines) DJ Set  che  si  esibirà DALLALTO del balcone di Palazzo  del Podestà e con il rogo del Vecchione d’artista,  ideato quest’anno da Cristian Chironi. DALLALTO è il titolo della serata di Capodanno che avrà inizio alle 22.30 e vedrà protagonista di un DJ Set Carl Barât, frontman insieme a Pete Doherty di  The  Libertines,  la band inglese che ha definito la musica indie degli ultimi  15  anni.  Icona  di  stile e poeta maledetto, Carl Barât, frontman anche  dei Dirty Pretty Things e di Carl Barât and The Jackals, nell’estate 2014 ha riunito i Libertines (che si erano sciolti nel 2004) per un concerto unico  a Hyde Park, che ha contato oltre 65.000 presenze. Dopo la loro partecipazione a sorpresa a Glastonbury 2015 in un  concerto indimenticabile ed emozionante, è seguito l’annuncio del terzo lavoro della band, Anthems For Doomed Youth, pubblicato a settembre 2015.

La  serata DALLALTO sarà aperta da MACHWEO, progetto musicale nato nel 2012 da Giorgio Spedicato (classe 1992), artista proveniente da Carpi e ormai di base  a  Bologna, molto attivo sulla scena musicale e con un nuovo album in uscita  a  gennaio  2016  dal  titolo  Musica  Da  Festa.  Il  suo  dj  set accompagnerà il pubblico a ridosso dello scoccare del nuovo anno.

A  mezzanotte, come vuole la tradizione bolognese, si accenderà il rogo del Vecchione,  disegnato  quest’anno da Cristian Chironi, artista nato a Nuoro nel  1974,  che  vive  e  lavora  tra  Bologna  e  l’Europa, individuato in collaborazione  con  MAMbo  – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Istituzione Bologna Musei.

Dopo  gli  anni  di formazione presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, Chironi  ha  intrapreso  la  sua  ricerca  artista che lo vede impegnato su diversi   progetti,   realizzando   lavori   site-specific   di   carattere performativo  e  installativo:  proprio  in  questi  giorni sta lavorando a Marsiglia  (Apartment  50 Unité d’habitation), terza tappa di My house is a Le  Corbusier,  progetto partito a Bologna nel gennaio 2015 in occasione di ART  CITY, che ha al centro le numerose abitazioni progettate nel mondo dal celebre architetto, nelle quali l’artista trascorre un periodo di residenza realizzando successivamente una mostra.

Il  Vecchione,  opera  effimera  per  definizione, sarà allestito in Piazza Maggiore  a  fine  dicembre  e vivrà per pochi giorni prima del rogo che lo brucerà, chiudendo simbolicamente l’anno passato.

Il Capodanno in Piazza Maggiore è ideato e sostenuto dal Comune di Bologna, organizzato da Estragon, in collaborazione con Bologna Welcome.

 

Gli artisti

Carl-BaratCarl  Barât è frontman, insieme a Pete Doherty, dei The Libertines, la band inglese – che insieme a John Hassall al basso e Gary Powell alla batteria – ha definito la musica indie degli ultimi 15 anni.

Up  the  Bracket,  album  d’esordio  della  band  pubblicato  nel  2002,  è considerato  un  capolavoro  degli anni 2000. Osannati dal pubblico e dalla critica,  la  band  diventa  presto  famosa  per  le  sue performance live, influenzate dagli altalenanti rapporti dei due frontman.

Quando  infatti  nel 2004 esce il loro secondo omonimo album, la band è già sciolta.

Dopo  lo scioglimento dei The Libertines, Barât dà inizio alla sua carriera solista.  Il 15 settembre 2005 l’annuncio ufficiale della nascita dei Dirty Pretty  Things,  formata  dall’ex batterista dei Libertines Gary Powell, il chitarrista   Anthony  Rossomando,  che  aveva  sostituito  Doherty  quando quest’ultimo  era stato allontanato dal gruppo, Didz Hammond e naturalmente Barât.

A  maggio  2006  la  band pubblica l’album d’esordio, Waterloo to Anywhere, prodotto  da  Dave  Sardy, che già aveva lavorato con Supergrass, The Dandy Warhols,  Jet,  Marilyn Manson, Rolling Stones e Oasis. L’album ha sonorità simili  a  quelle dei primi Libertines con influenze punk e reggae. Dopo la pubblicazione  di Romance at the short Notice, secondo lavoro della band, i Dirty Pretty Things decidono però di sciogliersi.

Nel 2010 Barât pubblica il suo primo e omonimo album da solista, anticipato dal  singolo  Run with the boys, accolto positivamente sia dal pubblico sia dalla critica.

Fresco  d’annata è il progetto Carl Barât and The Jackals, che lo scorso 16 febbraio  ha  debuttato con l’album Let It Reign via Cooking Vinyl. A Storm Is  Coming,  singolo  estratto dall’album, è sicuramente degno dei migliori Libertines.

carlbaratandthejackals.com – www.facebook.com/carlbarat – twitter.com/carlbaratmusic

 

Machweo  è  un progetto musicale nato nel 2012 da Giorgio Spedicato, classe 1992,  originario  di  Carpi  (MO) e ora di base a Bologna. Questi due anni musicalmente  sono  stati serratissimi: due EP (uno autoprodotto e un altro uscito  per  Indiangold Records, netlabel messicana) e un album (contenente pezzi  dei  vecchi  EP e alcuni inediti, uscito per Flying Kids Records nel maggio  del  2013),  più di cento date da fine 2012 in giro per la penisola accumulando  esperienza  e fan, aprendo i concerti di artisti come Shigeto, Thyco,  Plaid,  Slow  Magic,  Suuns,  Baths,  Groundislava,  Forest Swords, Francesco  Tristano,  e  condividendo  il  palco  con  artisti italiani del calibro   di   Be  Forest,  Drink  To  Me,  Go  Dugong,  Godblesscomputers, Furtherset,  Yakamoto Kotzuga e tanti altri. Nel 2014 per l’etichetta culto Bad  Panda  Records è uscito il singolo Tramonto che ha avuto in pochissimo tempo  un  grande  successo,  ed è stato utilizzato come colonna sonora del video  di  presentazione  della  collezione  fw 14/15 di Diesel. Al momento Machweo  sta lavorando sul nuovo disco Musica Da Festa, in uscita a gennaio 2016.

 

Cristian  Chironi,  nasce  a  Nuoro  nel  1974, vive e lavora tra Bologna e l’Europa.  Ha  studiato  all’Accademia  di  Belle  Arti di Bologna. Nel suo lavoro  utilizza  diversi linguaggi, facendoli dialogare spesso insieme. Ha realizzato  lavori  site-specific di carattere performativo e installativo, cercando  sempre  l’interazione  con il contesto, sia esso umano (pubblico) che  ambientale  (spazio).  La  sua ricerca mira a mettere in relazione una pluralità di concetti, come realtà e finzione, memoria e contemporaneità, figura   e   immagine,   bidimensionale   e  tridimensionale,  conflitto e integrazione.

Tra  le  mostre  personali:  My house is a Le Corbusier (Apartment 50 Unité d’habitation)  Marsiglia;  Godless Galleria Ex elettrofonica Roma; My house is  a  Le  Corbusier  (Studio-Apartment)  Parigi;  Cutter Rita Urso Gallery Milano;  My  house  is  a  Le  Corbusier (Esprit Nouveau Pavillon) Bologna; Broken  English  MAN-  Museo  d’Arte della provincia di Nuoro; Cutter Musée historique  et  des  porcelaines  Nyon;  CROSS  OVER  Fondazione  Biagiotti Firenze; DK Art Fall 09 PAC Ferrara.

Tra i solo performance: Santarcangelo Festival Internazionale del teatro in piazza  Santarcangelo  di Romagna; Sunny Side Up Netwerk Aalst; Performance Voyage  4  MUU  Gallery  Helsinki;  LE FAR° Festival des arts vivants Nyon; Burning  Ice  Kaai  Theater/studio’s  Brussel;  CORPUS.Arte in azione Museo Madre Napoli; Le soirées nomades de la Fondation Cartier Paris; F.I.S.Co.10 Festival Internazionale dello spettacolo Bologna; Contemporanea 2010 Prato; Perfor-  mances  Arles;  Les  urbaines  – Festival des créations émergentes Lausanne;  Trama  Fundacao  Serralves  Porto;  Carta  Bianca Espace Malraux Chambéry  de  la  Savoie; Festival internazionale della performance Trento; Mirfestival  Atene;  transACTION  Munchen;  Uovo  performing  arts festival Milano;  Plateaux  Festival  Frankfurt;  Oltrarno  Atelier  Festival  Cango Firenze; Living Room Xing/Raum Bologna.

Tra le collettive: Lié (ou non) à un emplacement en particulier Kunstmuseum Thun;  Moroso Concept for Contemporary Ary Villa Manin; Le leggi dell’ospi- talità  Galleria  P420  Roma;  Untitled  (As of Yet) Flux Factory New York; Chinese  Whispers Cura.Basement Roma; Lontano da dove Macro Pelanda Roma; A History  Out  of  Context  The  Promenade  Gallery Vlorë; Volume Collection Museum  of  Modern  and  Contemporary  Art Rijeka; Community – La ritualità collet-  tiva  prima  e  dopo  il  web  Marca  – Museo d’Arte di Catanzaro; Spectator  is  a worker Tina-B Contemporary Art Prague; City Limits – Close your  eyes  and dream Tongji University in Shanghai; International Festival for  Arts  and  Media  Yokohama  2009/CREAM  Tokyo  University  of the Arts Competition Yokohama; Ser- rone – Biennale Giovani 09 Villa Reale di Monza; To  Bring  International Videos To Istanbul Akbank Sanat and Istanbul Bilgi University   Istanbul;   New  Italian  Epic  Brown  Project  Space  Milano; Worldmaking  neon> campo base Bologna; Soft Cell: dinamiche nello spazio in Italia  videoReport  Italia GC.AC. Monfalcone; Back to the present Appetite Gallery Buenos Aires; Rileggere l’immagine – La fotografia come deposito di senso  (Italia  1970-2009)  Prague Biennal Art 4; ad’a. area d’azione Musei civici  di  Imola; SS9 – Strade Blu Arte Galleria Municipale di Imola; Casa dolce casa, MAN-Museo d’Arte della provincia di Nuoro.