Consiglio-Sassuolo-2015Questi i punti relativi alle interrogazioni presentate e discusse nell’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale di giovedì 17 dicembre 2015:

Interrogazione del consigliere Rossi (e altri) Lista Civica Pistoni su:  “Le casette dell’acqua, luoghi di cultura ambientale e di risparmio economico”

In questa interrogazione, presentata dal Consigliere Antonio Rossi (e altri) della Lista Civica Pistoni in merito al tema delle casette dell’acqua e più in generale sullo stato delle iniziative volte a formare una più consapevole cultura di sostenibilità ambientale, anche in merito ad una risorsa primaria quale, appunto, l’acqua.

  • Quante manutenzioni e quali interventi ha svolto il gestore del Servizio Idrico presso le casette dell’acqua?
  • L’entità del risparmio economico annuo, per le famiglie rispetto all’acquisto di acqua minerale in bottiglie da 1,5?
  • Il valore di emissioni di CO2 risparmiate all’ambiente?
  • Quante bottiglie di plastica da 1,5 L sono state risparmiate?
  •  Se in futuro è previsto la realizzazione di altre casette dell’acqua, da collocare sul territorio
  •  Se nei luoghi come biblioteche, sale comunali e uffici comunali, s’intende installare erogatori dell’acqua meno sofisticati, ma comunque utili a ridurre consumi di materie prime, sempre alimentati da acqua proveniente dall’acquedotto
  • Se c’è la volontà di eliminare anche le bottigliette di acqua minerale, consumate durante gli incontri di Consiglio comunale, in continuazione di una logica progettuale e ambientale.

 

Queste le articolate risposte ai quesiti presentati, fornite dall’Assessore all’Ambiente Sonia Pistoni:

Il gestore del Servizio Idrico non ha svolto alcuna manutenzione presso le casette dell’acqua, in quanto la gestione è in capo alla ditta ProAcqua che, a seguito di procedura pubblica di gara, ha ottenuto l’affidamento del servizio e le ha installate.

Sul territorio comunale attualmente sono presenti n.4 casette e i dati di seguito indicati sono stati forniti direttamente dalla ditta ProAcqua (* casette i cui dati sono riferiti al 23/11/2015, ** casette i cui dati sono riferiti al 14/10/2015).

Complessivamente nel 2015 sono state effettuate a cura di ProAcqua n.37 manutenzioni:

casetta-manutenzioni

 

Le manutenzioni effettuate riguardano:

·         sanificazione

·         pulizia esterna

·         sostituzione dei filtri

·         ricarica della CO2 per l’erogazione dell’acqua gasata.

 

Complessivamente sono stati erogati 161.621 L di acqua, determinando:

·         5.026 kg CO2 risparmiata all’ambiente;

·         107.747,33 bottiglie di plastica da 1,5 L risparmiate, corrispondenti a 4.307 kg PET risparmiati.

 

Per calcolare il risparmio economico, se supponiamo un costo pari a 0,23 € per una bottiglia da 1,5 L di acqua naturale, abbiamo:

0,23*161.621 = 24.781,89 € costo di acquisto dell’acqua nei supermercati

0,05*161.621 =   8.081,05 € costo di acquisto dell’acqua nelle casette

pertanto il risparmio complessivo è pari a 24.781,89 – 8.081,05 = 16.700,84 €

 

Per valutare l’opportunità o meno di realizzare ulteriori casette dell’acqua, l’Amministrazione comunale si riserva la facoltà di raccogliere ulteriori dati dalla sperimentazione in atto prima di prendere decisioni nel merito, al fine di poter disporre di un quadro maggiormente esaustivo e dettagliato dello stato di fatto che possa consentire di ottimizzare lo stato di progetto.

Il linea di massima l’Amministrazione comunale è favorevole ad entrambe le proposte, ma occorre un preventivo studio di fattibilità per valutarne costi e benefici e quindi la sostenibilità economica.

Il Consigliere Antonio Rossi si è dichiarato soddisfatto dalle risposte ricevute in merito, sottolineando la necessità di un sempre maggiore informazione e sensibilizzazione pubblica in merito all’importante tema.. E ha aggiunto un’ulteriore plauso in merito all’annunciato  impegno dell’Assessore anche in merito alle bottilgliette di plastica da eliminare nei luoghi pubblici.

 

Interrogazione del Consigliere Nizzoli (Lista Sassolesi) sul “Teatro Carani”

In questa interrogazione, la Consigliere Camilla Nizzoli del gruppo “Sassolesi”ha interrogato la Giunta per sapere a che punto è la situazione relativa allo stato del Teatro Carani, chiedendo alla Giunta di rendere conto  delle proposte tecniche, dei costi e dei tempi di recupero dello storico Teatro cittadino.

 

Ha così risposto ai quesiti posti dall’interrogante, l’Assessore alla Cultura Giulia Pigoni che ha fornito un’articolata serie di dati tecnici sullo stato dell’arte –a lla data odierna  quindi – della situazione relativa al Teatro cittadino.

La dichiarazione di inagibilità del Teatro Carani a seguito del crollo del controsoffitto, disposta –come noto- con ordinanza del sindaco Reg. Ord. N 233/14 in data  25.10.2014, adottata ai sensi dell’art. 54 Dlgs 267/2000,  fino al completamento degli interventi di messa in sicurezza,  a seguito di conforme relazione dei Dipartimento dei Vigili Del Fuoco- Comando Provinciale di Modena, non indicava l’importo dei lavori necessari per la messa in sicurezza

Le successive verifiche statiche sull’edificio condotte da tecnico strutturista, Ing.Moreno Fornaciari, individuano la necessità di ripristinare le controsoffittature della volta non solo nell’area dei corridoi in cui è avvenuto il cedimento, ma anche nella volta dell’intera platea, con un intervento di consolidamento generale della controsoffittatura. Per tale intervento, di mero consolidamento del controsoffitto, si preventivava un costo di € 110.000 oltre IVA in misura di legge.

In ogni caso, le verifiche effettuate hanno fin dai primi momenti evidenziato come la riapertura del Teatro per le attività di spettacolo sia subordinata al parere favorevole della Commissione Provinciale di Pubblico Spettacolo, l’ottenimento del quale comporta la conduzione di ulteriori interventi di adeguamento dei locali sia dal punto di vista impiantistico che strutturale. Le verifiche condotte  fin qui,  per la parte pubblica esclusivamente da tecnici interni (SGP) e quindi  senza  conferimento di incarichi a sogetti esterni e senza costi aggiuntivi per l’ente, prefigurano a titolo puramente presuntivo le spese relative agli interventi necessari per la riapertura del teatro come di seguito indicato.

Occorre innanzitutto fare fronte alle necessità di adeguamento strutturale antisismico del locale previa  conduzione di una indagine dettagliata volta ad analizzare i materiali costruttivi ela determinazione della sicurezza sismica del complesso: al momento attuale non è infatti possibile determinare il costo delle opere necessarie, la cui  stima presunta oscilla tra 580 mila e 1,6 mln di €, incluso il costo delle indagini.

Quanto invece alle opere edili ed impiantistiche:

1.    opere di natura edile necessarie per la corretta funzionalità dei locali e rispondenza a norma: stima presunta tra 465 mila € e 670 mila €

2.    opere di natura impiantistica necessarie per la corretta funzionalità dei locali e rispondenza a norma degli impianti (centrale termica, impianti di sicurezza, impianti di scena): stima presunta tra  € 640 mila e € 950 mila

3.    allestimenti interni per adeguamento a normativa antincendio: sipario, arredi, fissaggio lampadario, etc: stima tra € 160 e 240 mila

4.    spese tecniche e progettazione: stima presunta tra € 85 mila e € 161 mila

Si prevede quindi una spesa totale stimata in un range variabile tra €  1.35 mln  e 2.02 mln oltre IVA  per  un insieme di opere edili e adeguamenti impiantistici che potrebbero essere realizzati in un lasso di tempo stimato indicativamente in 36 mesi.Da questo computo sono esclusi gli interventi legati agli adeguamenti antisismici.

Non si tratta  quindi di interventi di abbellimento, ma di opere necessarie alla corretta funzionalità e rispondenza a norma- sotto il profilo della sicurezza, dell’impiantistica, delle norme edilizie- attualmente in vigore per gli spazi aperti al pubblico adibiti ad attività teatrali. Standard necessari quindi per l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni per l’esercizio dell’attività teatrale.

Tale quantificazione  è stata resa nota alla proprietà, con la quale sono tuttora in corso trattative per  addivenire a un accordo pluriennale che individui la titolarità della  conduzione dei lavori e la ripartizione degli oneri tra le parti.

Nell’incontro del 24 settembre scorso il Comitato Salviamo il Teatro Carani è stato aggiornato rispetto alle informazioni  note a quel momento. Non risultano richieste di dati che il  comitato debba evadere.

La riapertura del teatro resta uno degli obbiettivi prioritari di questa amministrazione;  si conferma ancora una volta che il Comune è pronto a fare la propria parte, ma che la definizione dei tempi per potere riaprire il teatro  è necessariamente subordinata al raggiungimento di un accordo con la proprietà.

 

La Consigliera Nizzoli si è dichiarata non soddisfatta delle risposte ricevute in merito alle questioni sollevate che, a suo giudizio confermano la volontà da parte di quest’Amministrazione di non arrivare alla riapertura del Teatro cittadino, se non, anche sulla base dei dati e delle scadenze temporali fornite dall’Assessore, al termine della legislatura, per sottolineare soltanto un impegno appunto tardivo e che risulterà fuori tempo massimo..

 

Interrogazione del Consigliere Nizzoli (Lista Sassolesi) sul sistema cosidetto “Speed Scout”

In questa interrogazione la Consigliera del gruppo “I sassolesi” ha chiesto una serie di chiarimenti in merito al sistema di rilevamento elettronico della velocità dei veicoli denominato “Scout Speed”, da parte della Polizia Municipale, più in particolare,

  • quando sono stati acquistati i cartelli
  • quando gli stessi sono stati installati
  • Il tipo di controllo tecnico che viene messo in atto e soprattutto perché non ne sia stata data informazione alla cittadinanza da parte dell’Amminisitrazione stessa.

 

Ha risposto il Sindaco Claudio Pistoni che ha dato lettura della relazione tecnica in merito, redatta dal Comandante della Polizia Municipale, dott. Stefano Faso:

I cartelli sono stati stati acquistati in data 29/09/2015, con disposizione nr. 123  a firma dell’A.U di SGP; sono stati installati a far data  dal 23/11/2015 e fanno parte di un più ampio progetto di rinnovo della segnaletica stradale (manovra antismog, neve, cartello di località) che prevedeva altresì la sostituzione dei vecchi e poco leggibili  cartelli indicanti “ Rilevamento elettronico della velocità”

1.    In data 16 Novembre 2015 la Gazzetta di Modena – edizione di Sassuolo, ha dato ampio risalto al sistema scout speed in uso alla Polizia Municipale di Sassuolo

2.    (data di acquisto, costo, etc…), nonché delle sue possibilità di intervento “dinamico” in tema di obblighi assicurativi, revisione dei veicoli, misurazione della velocità.

3.    Il sistema scout speed, come da omologazione ministeriale che ne approva le caratteristiche costruttive e l’impiego, non è soggetto all’obbligo di presegnalazione previsto per gli autovelox (fissi o meno) di vecchia generazione; le motivazioni, aderenti al Codice della Strada ed al relativo regolamento di Esecuzione, sono rinvenibili nell’ordine:

D.Legge 3/08/2007, il cui art. 3/ comma 1, lettera b), che  si riferisce esclusivamente alle postazioni di controllo per il rilevamento della velocità stazionate lungo la rete stradale (postazioni fisse o temporanee)

Decreto Interministeriale 15/08/2007, di diretta discendenza della norma sopra richiamata, art. 3/comma 1, il quale recita che le disposizioni di cui ai precedenti articoli 1 e 2 ( obbligo di dispositivi di segnalazione delle postazioni di controllo per il rilevamento della velocità stazionate lungo la rete stradale) non si applicano per i dispositivi di rilevamento della velocità installati a bordo di veicoli per la misura della velocità in maniera dinamica, ovvero ad inseguimento.

4.    per quanto occorrer possa l’impiego dello strumento è stato concentrato su Strade e Vie ad alta sinistrosità, la maggior parte delle quali indicate da esposti circostanziati di cittadini, applicando senza parsimonia le tolleranze previste per legge.

A margine di quanto esposto si aggiunge  che:

– il rilievo circa la violazione della privacy è infondato in quanto il sistema scout speed è equipaggiato, come da prescrizioni costruttive imposte dal Ministero dei trasporti, di sistema ad infrarosso che oscura all’origine qualsiasi riferimento  alle persone alla guida o trasportate sul veicolo

– il sistema scout è installato a bordo di un veicolo istituzionale con colori ed insegne della Polizia Municipale.

 

Non soddisfatta della risposta ricevuta in merito, si è dichiarata la Consigliera Nizzoli  che ha sottolineato come, prima di tutto occorra chiaramente distinguere tra l’informazione  a fonte pubblica gestita dall’Ente locale , quali il Sito comunale e la pagina Face-book, dove non è stata data questa notizia e quella derivante da un organo di informazione locale che è tenuto a muoversi in modo autonomo.

Non convincenti, a suo giudizio, neppure le risposte nel merito tecnico del sistema denominato Speed Scout che nel suo complesso appare un’iniziativa, non rivolta al controllo e alla prevenzione della velocità come presentato, bensì uno strumento volto a far cassa per raggiungere la cifra delle sanzioni indicata negli obbiettivi economici di Bilancio.

 

Interrogazione di Claudia Severi sugli “Adempimenti Piano Triennale per la Prevenzione della corruzione e relativi aggiornamenti. Stato della situazione”

In questa interrogazione, la Consigliera e capogruppo di Forza Italia, Claudia Severi, ha interrogato la Giunta Comunale, ricordando come, le Società partecipate degli Enti locali debbano dare piena attuazione alla normativa in materia di trasparenza e prevenzione della corruzione, rischiando in caso di inadempimento pesanti sanzioni pecuniarie e limitazioni operative.

Che la mancata pubblicazione dei dati degli incarichi di consulenza è peraltro autonomamente sanzionata nello stesso articolo 15 del Dlgs 33/103, in quanto impedirebbe l’acquisizione dell’efficaci dell’atto di affidamento e liquidazione dei relativi compensi.

Considerato che, con disposizione n. 136 del Dicembre 2013, l’Amminsitratore Unico di SGP ha proceduto alla nomina del respons.le della prevenzione della corruzione, nonché del responsabile della trasparenza della Sassuolo Gestione patrimoniali

Chiede quindi di sapere:

  • Se e come siano stati rispettati gli adempimenti previsti dal PTPC;
  • Se e quando sia stato predisposto il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (PTCP) secondo quanto disposto dalla Legge 190/12 relativo alla Società SGP e le ragioni della mancata pubblicazione nella Sezione Amministrazione Trasparente della medesima Società patrimoniale
  • Quali atti siano stati fino ad ora prodotti dal responsabile della prevenzione della corruzione, nonché della Trasparenza della Sassuolo Gestione Patrimoniali, in materia di prevenzione della corruzione e della Trasparenza
  • Quali atti siano stati adottati dallo steso responsabile ai fini dell’attuazione del Piano Anticorruzione, ai sensi delle disposizioni dell’Autorità nazionale;
  • Quanti e quali incarichi dirigenziali e di consulenza siano stati predisposti da SGP dall’entrata in vigore del Piano Triennale della corruzione e le ragioni della loro mancata pubblicazione nella sezione Amministrazione Trasparente della medesima società, sulla base del DLSG 33/2013;
  •  Se come e con quali atti l’Attuale Amm.ne Comunale, in rappresentanza del Comune di Sassuolo, Ente Socio Unico, abbia esercitato nei confronti della società il ruolo di vigilanza come previsto dalla Legge;
  • Se ritiene che SGP abbia ottemperato o meno agli obblighi di legge in materia di prevenz.ne della corruzione e della trasparenza e, in caso contrario, rispetto a a quali punti e settori di attività e se questi siano interessati dalle indagini in corso e dal sequestro dei documenti;
  • A chi siano da attribuire le responsabilità per gli eventuali mancati adempimenti della normativa anticorruzione e le relative sanzioni che ne potrebbero derivare;
  • Se e quali misure intenda attuare al fine di garantire il pieno rispetto degli adempimenti riguardanti la normativa anticorruzione e per la trasparenza sia dell’Ente Comune, sia di SGP, nonché delle disposizioni emanate dalla Autorità Garante Anti Corruzione.

 

Ha così risposto ai quesiti presentati, il Sindaco Claudio Pistoni, che ha dato lettura della la relazione di SGP srl in riferimento alle prime cinque domande poste nell’interrogazione.

– L’Amministrazione comunale ha esercitato  il ruolo di vigilanza e di verifica con le medesime modalità utilizzate dalla precedente Amministrazione.

– E’ evidente che non abbia completato l’implementazione dei dati della Sezione Amministrazione Trasparente, comunque al riguardo richiamo  sia il punto n. 6  delle citate Linee Guida dell’ANAC dove si precisa che:

“Considerata la rilevante modifica apportata dalla disciplina delle presenti Linee guida rispetto ai contenuti del PNA, le società e gli altri enti di diritto privato in controllo pubblico, nonché gli enti pubblici economici, procedono ad adottare tempestivamente, e comunque non oltre il 31 gennaio 2016, il Piano di prevenzione della corruzione e a nominare il Responsabile della prevenzione della corruzione e/o della trasparenza, secondo le indicazioni contenute nelle presenti Linee guida. Per quanto attiene alla trasparenza, tenuto conto dell’immediata precettività degli obblighi di pubblicazione previsti dal d.lgs. n. 33 del 2013 e altresì dell’esigenza delle società e degli enti di regolare i flussi informativi interni, questi adeguano i propri siti web con i documenti, i dati e le informazioni da pubblicare tempestivamente e comunque non oltre il 31 dicembre 2015”, sia la parte finale del comunicato del Presidente dell’ANAC in data 25/11/2015 e depositata il 04/12/2015 che testualmente recita: “L’approssimarsi della conclusione della fase transitoria, suggerisce, quindi, di richiamare l’attenzione sulle prossime scadenze di seguito sintetizzate:

·         le società e gli enti in controllo pubblico e gli enti pubblici economici, qualora non l’abbiano già fatto, debbono nominare tempestivamente il Responsabile della prevenzione della corruzione;

·         il RPC deve predisporre entro il 15 gennaio 2016  una relazione recante i risultati dell’attività di prevenzione svolta sulla base di quanto già previsto dal PNA e dando conto delle misure già adottate in attuazione delle Linee guida;

·         il completo adeguamento alle Linee guida, con l’adozione di misure di organizzazione e gestione per la prevenzione della corruzione,  dovrà avvenire entro il 31 gennaio 2016;

·         le società e gli enti destinatari delle Linee guida debbono adeguare tempestivamente i propri siti web con i dati e le informazioni da pubblicare, tenuto conto che le disposizioni in materia di trasparenza di cui al d.lgs. n. 33/2013 si applicano a tali soggetti già in virtù di quanto previsto dall’art. 24 bis del d.l. n. 90/2014.

Pertanto la Società ha tempo sino al 31/01/2016 per completare il percorso iniziato relativamente all’anticorruzione.

– Considerato quanto sopra, non credo che al momento si possa parlare di mancati adempimenti.

– La Società ha infine ben presente le scadenze e si è impegnata in tal senso: l’Amministrazione comunale vigilerà.

 

La Consigliera Claudia  Severi si è dichiarata non soddisfatta della risposta ricevuta al riguardo, precisando inoltre di riservarsi una valutazione più complessiva dopo aver preso visione anche del testo tecnico a lei fornito.  “Ma – ha affermato la Capogruppo di Forza Italia – si continuano a fornire documenti protocollati che sono in realtà bozze e/o proposte di atti non ancora completati, né posti in attuazione, per quanto riguarda l’adozione e la pubblicazione dei dati richiesti.

Si tratta di non-risposte quindi che palesano il mancato adempimento dell’Ente in merito agli obblighi richiesti, come la pubblicazione sul Sito internet, nonché il mancato controllo da parte del Comune su SGP stessa.

La Severi ha aggiunto che, nel caso continuasse a non ricevere le risposte richieste, si attiverà presso l’ANAC, l’autorità competente in merito, per segnalare le  gravi anomalie ed inadempienze relative a mancati atti che determinano responsabilità disciplinari ed eventuali sanzioni economiche  che ricadrebbero sull’Ente.

 

(Resoconto a cura dell’Ufficio Stampa del Comune)