Roberta-MoriSarà la commissione Parità e diritti delle persone dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, presieduta da Roberta Mori, la prima tappa di un inter che porterà, in sede di conferenza Stato-Regioni, alla sottoscrizione di un protocollo tra la Conferenza nazionale degli organismi regionali di parità – di cui Mori è coordinatrice – e il Coordinamento nazionale dei Difensori civici regionali.

È stata la stessa commissione, nella seduta di oggi, a dare mandato alla presidente Mori per la redazione del documento, durante l’audizione della presidente del coordinamento dei Difensori civici regionali, Lucia Franchini.

“La Difesa civica nasce come strumento per favorire il dialogo tra cittadini e pubblica amministrazione, ma il suo compito non finisce certamente qui- spiega Franchini-: anche una buona legge può creare disparità imprevedibili, ed è necessario che qualcuno vigili. I nostri uffici, poi, vengono visti come parti terze rispetto agli enti, e in questo modo è più semplice dialogare con i cittadini sui loro diritti e sui loro doveri”. Il primo obiettivo, continua Franchini, che dal 2011 riveste il ruolo di Difensore civico della Regione Toscana, è “sviluppare una cultura del sistema di conciliazione, la risoluzione dei conflitti ora passa sempre per via giudiziaria”. A questo proposito, conclude Franchini, “sarà molto importante la riunione di tutti i Difensori civici regionali di Italia, che si terrà proprio qua a Bologna il 18 gennaio”.

Mori, dopo aver ringraziato il Difensore civico dell’Emilia-Romagna, Gianluca Gardini, presente all’audizione, per “essere stato ispiratore di questo percorso di collaborazione”, ha rimarcato che “per potenziali sviluppi comuni, anche nell’ottica dell’attuazione della nostra legge quadro, servono protocolli verificabili per dare sostanza al rapporto di collaborazione”.