Teatro-Carani“Il silenzio che grava intorno al Teatro Carani, oltre che dimostrare il disinteresse di proprietà ed amministrazione sulla faccenda, non può che alimentare le preoccupazioni del nostro Comitato e di molti cittadini sassolesi.

Si teme infatti – afferma il Comitato salviamo il Teatro Carani in una nota – che la proprietà voglia, in alternativa alla vendita dell’immobile, il cambio destinazione d’uso per poter realizzare spazi commerciali e/o appartamenti.

Intanto i crolli dei mesi scorsi, di fatto, rafforzano questa ipotesi, perché dopo un po’ di tempo in cui la struttura verserà in stato d’abbandono, l’amministrazione potrebbe concedere il cambio destinazione d’uso, pur di “riqualificare” la zona come accaduto con altri locali da spettacolo, seppur di minore valore storico e artistico, come il Poker o il Goya oppure come l’apertura di un nuovo supermercato al Diamante sia stato inserito in un progetto di riqualificazione urbanistica.

Il Comitato si oppone fermamente ad ogni eventuale cambio di destinazione d’uso del Teatro Carani.

Chiediamo pertanto all’amministrazione di rompere questo silenzio e confermare, con parole chiare ed inequivocabili, che non verranno modificati gli strumenti urbanistici per favorire la scomparsa del teatro storico cittadino ma, anzi, che si sta proseguendo per una soluzione di riapertura.

Anche a seguito delle dichiarazioni dell’Assessore alla Cultura Pigoni, le ultime durante la riunione della Consulta per la Cultura, che parlano di prossima stagione teatrale siamo interessati a sapere quale sarà il contenitore atto ad ospitarla.

Il nostro Comitato non intende cedere e continuerà a mantenere alta l’attenzione sul Teatro Carani, gioiello liberty e anima della cultura cittadina, ed è pronto a contrastare con ogni mezzo civile e democratico ogni tentativo di vedersi sottrarre quanto stiamo difendendo. Nelle prossime settimane infatti se dall’Amministrazione non arriveranno parole chiare sul futuro del Carani convocheremo i soci e i cittadini interessati per concordare le future mosse”.