Memoria-2016-Modena“Il dovere della memoria è collettivo, ecco perché è fondamentale partecipare insieme”, ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli durante la celebrazione che si svolta mercoledì 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, nel cortile del Palazzo del Rettorato.

“Oggi, in un momento particolare della storia, con una minaccia terroristica che vuole dividerci – ha proseguito il sindaco – è fondamentale la consapevolezza che quanto accaduto non dovrà ripetersi e che le differenti fedi religiose o l’appartenenza a culture diverse non possono essere motivo di guerra e violenza”.

Dinnanzi alla lapide collocata a ricordo dei docenti modenesi allontanati nel 1938 dall’insegnamento a seguito delle leggi razziali, sindaco, prefetto e rettore hanno collocato una corona d’alloro per ricordare il prezzo pagato da persone che erano parte viva ed integrante della comunità accademica modenese e vennero isolati per il solo folle motivo della loro origine ebrea. Come ha ricordato Gian Carlo Muzzarelli davanti ai rappresentanti della comunità ebraica e delle associazioni partigiane. Presenti inoltre i rappresentanti della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia municipale.

“Le radici di Modena sono quelle di una città che vive in pace, in democrazia, in libertà. È quindi doveroso rendere omaggio alle vittime del nazifascismo e della sua aberrante cultura di pregiudizio razziale, portata fino alla conseguenza estrema della legittimazione dell’eliminazione fisica dei “diversi”, ha affermato Muzzarelli.

Per questi motivi, per il sindaco, “tutti noi, ciascuno nel proprio ruolo, abbiamo un impegno morale a non dimenticare e a ringraziare chi ci ha restituito libertà e democrazia. Una democrazia nella quale tuttavia deve rimanere sempre alta e vigile l’attenzione, perché i diritti e l’uguaglianza non sono acquisiti una volta per tutte, sono un bene prezioso che costa molto conservare: in termini di impegno e di dovere civico contro ogni forma di pregiudizio, sopraffazione, ingiustizia”.