Meteo_cielo_soleGennaio 2016 decisamente mite e primo scorcio d’inverno asciutto: queste le considerazioni salienti consegnate dall’analisi dei dati raccolti dall’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” – DIEF di Unimore – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Nel dettaglio, la temperatura media mensile di gennaio 2016 presso la stazione storica posta sul torrione orientale del Palazzo Ducale di Modena è risultata di + 5.8°C, ben 3.6°C sopra la media di riferimento del trentennio 1981-2010. Questo valore colloca il gennaio 2016 al 5° posto della scala dei mesi di gennaio più caldi della serie storica, iniziata a Modena con regolarità a partire dal 1830, preceduto nell’ordine da quelli del: 2007, 2014, 2008, 2015. Relativamente più fredde le medie raccolte nelle altre stazioni extraurbane: + 4.2°C a Modena – Campus DIEF e + 4.2°C a Reggio Emilia – Campus S. Lazzaro.

Gli estremi giornalieri delle massime mensili sempre in centro a Modena sono stati – 0.6°C il 21 gennaio e +17.8°C l’11 gennaio 2016. Il “giorno più freddo” non è stato certo freddo, se si  pensa che il record di gelo a Modena città è stato di -15.5°C l’11 gennaio 1985, mentre il giorno più caldo del gennaio 2016 spicca come 4° giorno più caldo in assoluto per il mese, superato solo nel 2007 (22.4°C il 19 gennaio) e, quindi, nel 2000 e nel 1974.

“Curioso – fa notare il meteorologo Luca Lombroso – come all’11 gennaio storicamente corrisponda tanto il record di freddo di sempre che quello di giorno più caldo del 2016 e come fra l’estremo di gelo del 1985 e di mitezza del 2016 ci siano ben 33.3°C di differenza”.

Per quanto riguarda l’andamento degli estremi nelle altre stazioni, la minima più bassa si è avuta il giorno 19 sia a Modena Campus DIEF con – 6.2°C che a Reggio Emilia – Campus S. Lazzaro con – 6.5°C, mentre il giorno con la massima più elevata è stato l’11 gennaio in cui a Modena – Campus DIEF si sono addirittura sfiorati i venti gradi + 19.9°C e a Reggio Emilia – Campus S. Lazzaro si sono toccati 18.9°C.

Le piogge. Il bilancio mensile è stato salvato dalla perturbazione del 14 gennaio, giorno più piovoso con 9.4 mm raccolti nella sede storica dell’Osservatorio Geofisico in Piazza Roma, con 10.4 mm a Modena – Campus DIEF e 17.0 mm a Reggio Emilia – Campus S. Lazzaro. Sommati ad altre deboli precipitazioni avutesi ad inizio mese portano nel complesso a 32.7 mm il totale mensile delle piogge registrate a Modena nella stazione dell’Osservatorio Geofisico di Piazza Roma, un valore sostanzialmente in linea con la media di 34.5 mm complessivi totalizzati nelle stazioni del Campus DIEF a Modena del Campus S. Lazzaro a Reggio Emilia. “Si tratta – precisa Luca Lombroso – di valori quanto mai uniformi, come del resto tipico della stagione invernale, nella quale si osservano usualmente precipitazioni di tipo stratiforme e diffuse”.

La neve ha fatto due brevi, effimere comparse, il 3 e 4 gennaio, imbiancando entrambe le giornate con appena un centimetro al suolo. “Negli annali resterà annotato – commenta l’esperto dell’Osservatorio Geofisico Luca Lombroso – un totale di 2 cm di neve fresca, in realtà subito sparita per le temperature marginali, sopra zero durante la nevicata e la successiva pioggia”.

Sempre dai dati in possesso dell’Osservatorio Geofisico di Unimore si rileva che nel bimestre dicembre 2015 e gennaio 2016 nel complesso le precipitazioni a Modena – Piazza Roma sono state di soli 35.1 mm, risultando pertanto il 25° bimestre invernale più asciutto ed il 4° più mite di sempre.

Completano il bilancio di questo gennaio 2016 le 122.2 ore di sole ed i 183.6 J/m2 di energia solare totale irradiata dal sole, che connotano – fanno sapere dall’Osservatorio Geofisico universitario modenese -, malgrado non siano mancate nebbie e nubi, un mese tutto sommato soleggiato per le caratteristiche di gennaio, anche grazie ai venti di foehn che hanno fatto registrare raffiche moderato-forti, 61 km/h in particolare il giorno 11 e il giorno 13 gennaio.

Previsioni. Nessun ritorno dell’inverno in vista e situazione dei prossimi giorni più di stampo autunnale, con il transito di alcune veloci perturbazioni Atlantiche. La veloce perturbazione odierna (mercoledì 3 febbraio) avrà il pregio di rimescolare l’aria e di riportare tratti soleggiati giovedì 4 e venerdì 5 febbraio, con un calo delle temperature minime ma pomeriggi gradevoli per la stagione. Un’altra perturbazione è attesa domenica 7 febbraio, ma la neve non si farà vedere se non alle cime più alte.