lezione-spettacolo“Managerialità, innovazione e governance” è il titolo del percorso formativo che l’Amministrazione comunale di Modena rivolge a dirigenti e posizioni organizzative, complessivamente circa una settantina di dipendenti che nell’ente hanno funzioni di particolare responsabilità. Il percorso ha preso il via mercoledì 3 febbraio con una lezione spettacolo di Teatrodimpresa dall’ironico titolo “Meditazioni per dirigenti perplessi”.

“Un percorso nuovo per il nostro ente e innovativo per le modalità in cui si svolge – ha affermato il sindaco di Modena Gian Garlo Muzzarelli intervenendo alla giornata di apertura al Teatro San Carlo – perché se vogliamo che la macchina comunale sia più vicino alle esigenze dei cittadini, più moderna, più trasparente ed efficace, dobbiamo anche investire sulle persone che ci lavorano, sulle motivazioni e sulla capacità di dare risposte nei tempi e nei modi giusti. E dobbiamo farlo a partire dai dirigenti, da chi conosce le strategie e gli obiettivi, da chi deve sapere orientare la struttura e coinvolgere tutto il personale”.

Dall’avvio della legislatura nell’ottobre 2014 il Comune ha intrapreso un percorso di riorganizzazione dell’intera struttura comunale che ha coinvolto in modo importante l’assetto direzionale, anche attraverso le rotazioni di dirigenti e di personale nei settori. La riorganizzazione, finalizzata a garantire migliori livelli di efficacia e di efficienza dei servizi, oltre che in considerazione delle novità normative in materia di trasparenza e anticorruzione,  ha richiesto lo sviluppo di nuove competenze, anche di natura trasversale.

Parallelamente, da tempo l’amministrazione pubblica italiana è percorsa da riforme ispirate all’obiettivo di attuare una profonda trasformazione attraverso il superamento di modelli gestionali di tipo burocratico con modelli manageriali.

“In questa prospettiva – ha spiegato il direttore generale del Comune di Modena Giuseppe Dieci – l’acquisizione da parte dei dirigenti pubblici di competenze non solo tecnico e amministrative, ma soprattutto di tipo gestionale e manageriale, diviene un fattore determinante per il successo del processo di innovazione. Ai dirigenti e alle figure apicali del nostro ente chiediamo il massimo impegno. Per supportarli in questo compito, orientarli allo sviluppo delle risorse umane interne e all’innovazione, oltre che per costruire i futuri dirigenti del Comune, l’Amministrazione investe su un progetto formativo che utilizza metodi e strumenti diversi, chiedendo ai partecipanti di mettersi in gioco”.

Obiettivo del percorso, progettato dall’ufficio Organizzazione della Direzione generale attraverso un gruppo di lavoro interno, è sviluppare competenze pluridisciplinari e consolidare il gruppo manageriale dell’ente.

Accanto alle lezioni in aula, la formazione comprenderà diverse testimonianze, ma anche appunto il teatro d’impresa, applicando le metodologie dell’arte teatrale a supporto della formazione per ottenere un maggior coinvolgimento dei partecipanti.

Tra i relatori, diversi docenti universitari, anche del calibro di Alessandro Hinna, tra i consulenti del Governo in materia di anticorruzione oltre che coordinatore scientifico di corsi della Scuola nazionale dell’Amministrazione. Ma anche uomini d’azienda, quali Andrea Pontremoli direttore generale di Dallara per un intervento sulla leadership, fino all’ex pallavolista Pasquale Gravina, oggi amministratore delegato di Trenkwalder Formazione, che per insegnare il lavoro di squadra fornirà il suo singolare apporto portando sul palcoscenico dinamiche tratte dal mondo sportivo e applicabili ad altre organizzazioni.

Complessivamente sono una decina gli incontri in programma quest’anno, a cui saranno invitati a partecipare anche gli assessori della Giunta. A conclusione del progetto, i dirigenti di settore dovranno progettare un intervento di miglioramento su un aspetto organizzativo della propria struttura dopo averne rilevato criticità e buone pratiche esistenti. Mentre è già attiva la community digitale rivolta a tutti i partecipanti del percorso che intende diventare un forum di discussione e confronto su tematiche comuni.

 

A TEATRO PER IMPARARE A FARE “IL CAPO”

Si apre con la lezione spettacolo di Paolo Vergnani intitolata “Meditazioni per dirigenti perplessi” il percorso formativo progettato dal Comune di Modena

Il luogo è effettivamente un teatro, quello della Fondazione San Carlo di Modena. Sul palcoscenico c’è Paolo Vergnani, psicologo e attore, oltre che docente di Comunicazione, e la sua performance è un atto unico di 70 minuti. Il pubblico è però costituito da dirigenti e posizioni organizzative del Comune di Modena, oltre che da dirigenti di diverse altre istituzioni invitati alla giornata di apertura del percorso formativo “Managerialità, innovazione e governance”.

L’intero percorso, infatti, ha preso il via mercoledì 3 febbraio con una rappresentazione di Teatrodimpresa, una singolare forma teatrale in grado di coniugare due mondi apparentemente in contraddizione: quello del lavoro, fondato sull’organizzazione produttiva con obiettivi concreti e razionali, e l’arte del teatro, basata sulla finzione ludica e creativa finalizzata all’espressività. Il Teatrodimpresa applica le metodologie del teatro in ambito formativo, organizzativo e comunicativo per coinvolgere e motivare attivamente i partecipanti offrendo un’esperienza incisiva ed efficace.

Durante l’ora e dieci di “Meditazioni per dirigenti perplessi” Paolo Vergnano passa in rassegna i modelli di leadership da Taylor all’Empowerment, il rapporto tra autorità, autorevolezza e autoritarismo, il modo in cui fare il capo è cambiato negli anni. L’obiettivo, dichiarato, è indurre nei partecipanti una riflessione in grado di migliorare le capacità manageriali. Se nella prima parte dello spettacolo si passano, infatti, in rassegna le diverse teorie sulla leadership che si sono susseguite nell’ultimo secolo, nella seconda parte il “formattore” Vergnani presenta quattro “meditazioni” la cui finalità è spiegare i motivi per cui oggi non è più possibile chiedere ai collaboratori di “lavorare e di non pensare”, come ai tempi di Taylor. Oggi ai dirigenti si chiedono competenze di natura multidisciplinare che vanno dall’identificazione della mission alla programmazione del lavoro, dalla capacità di guidare in modo efficace l’attività lavorativa all’acquisizione di un’adeguata sensibilità nel promuovere forme di partecipazione del personale. Accanto al saper gestire, è strategico saper motivare le risorse attuando azioni che contribuiscano a migliorare il clima aziendale e il senso di appartenenza per evitare le cadute nella routine e nel disimpegno.

(immagine: un momento della lezione spettacolo di Paolo Vergnani “Meditazioni per dirigenti perplessi”)