euro-denaroLa Guardia di Finanza di Ravenna ha arrestato in flagranza di reato C.A. residente ad Imola di 46 anni, percettore di pensione di invalidità civile, che svolgeva, in nero, lavori di edilizia ed un suo collaboratore B.E., residente a Ravenna di 54 anni. I due si procuravano clienti con la consegna porta a porta di volantini pubblicitari distribuiti nel ravennate, cesenate e forlivese. Nel caso scoperto a Ravenna hanno tentato di carpire, per l’ennesima volta nel giro di pochi giorni, la buona fede di un’anziana ravennate (92 anni) paventando la necessità di eseguire importanti lavori di ristrutturazione – in realtà inutili – di un piccolo bagno del suo appartamento sottraendole oltre 63.000 euro in poco più di una settimana, abusando della sua avanzata età.
I finanzieri, dopo aver ricevuto la denuncia da parte del figlio dell’anziana, hanno identificato i due responsabili e si sono appostati fuori dall’abitazione in attesa di una ulteriore consegna di denaro. Dopo il pagamento della somma richiesta dai due soggetti, i finanzieri sono intervenuti riscontrando, tra le banconote in possesso dei malfattori,
8 biglietti da 50€ già messi a disposizione dalla parte e precedentemente annotati ed identificati, potendone così immediatamente riscontrare la provenienza.

I due malviventi, appena fermati, hanno invece dichiarato di non essere mai stati prima in quella casa e che erano stati dall’anziana solo per un preventivo di imbiancatura delle pareti.
Per entrambi è scattato l’arresto in flagranza di reato. La successiva perquisizione a casa del sedicente invalido – una casa popolare del Comune di Imola per la quale paga un canone di locazione di 30 euro al mese – ha fatto emergere la disponibilità dell’uomo di oltre 400.000,00 euro e importanti investimenti in strumenti finanziari di dubbia
provenienza per altri 180.000,00 euro.

L’attività edile in nero è risultata completamente sconosciuta al fisco perché il titolare, negli ultimi 5 anni, non ha mai dichiarato altri redditi se non la pensione di invalidità civile. Gli immediati riscontri sulla documentazione
sequestrata hanno dimostrato che le somme sottratte agli anziani sono finite nei libretti postali del sedicente artigiano, un evasore totale che oltre a frodare il fisco sfruttava l’inconsapevolezza di persone anziane per sottrarre a loro soldi non dovuti.
L’attività d’indagine, svolta sotto la direzione del Sostituto Procuratore della Repubblica Dr. Antonio Bartolozzi, è tuttora in corso.
La Guardia di Finanza di Ravenna fa appello ai cittadini raccomandando loro di contattare il 117 per ricostruire eventuali altri episodi simili.