Maserati_2«Sul futuro dello stabilimento modenese della Maserati ne sapremo di più dopo l’incontro con l’azienda previsto a Modena il 4 o 5 aprile». Lo afferma il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Claudio Mattiello, per il quale la situazione di Maserati è condizionata da una flessione delle vendite sui mercati asiatici, cinese in particolare. Il lancio del Suv Levante, cui seguiranno la produzione dell’Alfieri e della nuova Gran Turismo, fa presumere che Fca intenda rafforzare la presenza del marchio Maserati.

«Ieri a Torino – spiega Mattiello – le sigle che hanno firmato il contratto Fca, cioè Fim, Uilm, Fismic, Ugl metalmeccanici e quadri, hanno incontrato l’ad Sergio Marchionne. Si sta valutando la situazione al fine di completare il piano che prevede entro il 2018 il rientro in fabbrica di tutti i lavoratori in cassa integrazione e solidarietà. Dello stabilimento di Modena discuteremo sia a livello nazionale che locale – aggiunge il segretario dei metalmeccanici cislini – Nel frattempo, al fine di ridurre l’impatto momentaneo della cassa integrazione, a circa cinquanta persone verrà offerta l’opportunità di lavorare presso gli stabilimento Ferrari. Il nostro obiettivo – sottolinea Mattiello – rimane la piena occupazione, un obiettivo perseguito e ottenuto grazie agli accordi sindacali che, con determinazione, abbiamo sottoscritto e difeso in questi anni, perché crediamo in un sistema di relazioni e partecipazione sia in Fca che in Cnh Industrial. Vogliamo meno ammortizzatori sociali e più lavoro», conclude il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale.